ROMA - «Certo, il passato c'è sempre, non abbiamo mai battuto l'Italia in un torneo ma...'Wir haben kein Italien-Trauma'»: non abbiamo alcun trauma Italia, assicura Loew parlando in conferenza stampa a proposito degli azzurri. Sarà. Di sicuro l'unico ad augurarsi il passaggio del turno degli azzurri tra le fila della Germania era lo juventino Khedira, per amicizie di club più per spavalderia e scaramanzia. Al di là dei precedenti storicamente favorevoli all'Italia, quella che vivremo sarà sicuramente la sfida più affascinante dei quarti di finale: otto coppe del mondo e quattro titoli continentali uno di fronte all'altro per la partita dal palmares europeo e mondiale più prestigioso del calcio, Brasile permettendo. In attesa di vederla sul campo, vi accompagneremo in questi giorni d'attesa con un viaggio in tre puntate sulla supersfida di sabato sera mettendo di fronte, reparto per reparto, le due contendenti.
ITALIA-GERMANIA, SABATO ALLE 21 A BORDEAUX
BUFFON VS NEUER, C'È POSTO SOLO PER UN NUMERO UNO - Al Nouveau Stade la prima delle grandi sfide nelle sfide sarà tra i due numeri uno più forti del calcio mondiale: di fronte uno contro l'altro il nostro, eterno, Gianluigi Buffon e l'insuperabile, rivoluzionario Manuel Neuer. Il portiere della Juventus, 38 anni, capitano e recordman di presenze della Nazionale, è uno dei totem della spedizione francese al comando di Conte, monumento e simbolo dell'Italia e dello sport. La sua seconda giovinezza calcistica si nutre di vittorie e per saziare definitivamente la sua fame di trofei nei suoi ultimi due anni di carriera ha bisogno di altri trionfi: uno con il club, quella Champions League che proverà a raggiungere con la Juventus, l'altro proprio con la maglia azzurra, quella Coppa Henry Delaunay in palio allo Stade de France il 10 luglio prossimo. Sicuro e reattivo con il Belgio, mai chiamato in causa con la Svezia, a riposo contro l'Irlanda, Buffon ha chiuso la saracinesca davanti alla propria porta quando la Spagna ha provato l'assalto disperato respingendo il tentativo di Iniesta e i due di Piqué, con l'ultima parata di diritto tra le più belle del torneo.
Oltre ad essere finora gli unici portieri entrambi imbattuti in questo torneo (il gol con l'Irlanda, l'unico subito dall'Italia, l'ha preso Sirigu), ad accomunare Neuer a Buffon è anche uno spazio vuoto nella bacheca: se entrambi l'hanno vinto con l'Under 21 - uno nel 1996, l'altro nel 2009 - anche al portierone del Bayern manca infatti solo l'Europeo per completare la sua personale collezione. A soli trent'anni e con l'endorsement cavalleresco del rivale, Neuer è l'altra eccellenza dei numeri uno mondiali: abilità e sicurezza eccezionali, all'interno del solco della storica scuola tedesca, e un'interpretazione del ruolo unica e innovatrice che ha contribuito a portare Monaco in vetta all'Europa e al Mondo. È il libero aggiunto della retroguardia bavarese e della sua nazionale, con una capacità di giocare la palla fuori dal comune che ne fanno il simbolo dell'evoluzione dell'estremo difensore nel calcio moderno. Due grandi interventi all'esordio con l'Ucraina, praticamente inattivo contro Irlanda del Nord e Polonia, poi nel 4-0 alla Slovacchia una sola parata, ma fondamentale, a negare a Kucka il possibile 1-1: superare Neuer sembra impossibile.
LA MAXI BANDIERA TI ASPETTA IN EDICOLA
BBC, ELITÉ MONDIALE - Italia-Germania è una sfida tra titani da questo punto di vista, perché a difesa di questi due mostri sacri si ergono i reparti arretrati più forti del mondo: scolpita e modellata dall'attuale ct nei suoi tre anni di Juventus, confermata e rifinita da Allegri in queste ultime due stagioni, la BBC bianconera è il blocco sul quale regge il peso del sogno italiano.
GUARDA IL VIDEO - HUMMELS: «L'ITALIA HA LA MIGLIORE DIFESA DEL MONDO»
GERMANIA, ORA È BLOCCO BAYERN - Il Golden Boy dei difensori tedeschi, Joshua Kimmich, scelto per raccogliere l'eredità di Philipp Lahm, e Jerome Boateng pilastro al centro della difesa: se già con Neuer in porta si poteva parlare di blocco Bayern per la retroguardia della Germania, l'acquisto da parte della società bavarese di Mats Hummels dal Borussia Dortmund ha di fatto completato la sinergia tra il club più forte di Germania e la Fußballnationalmannschaft, l'unica a poter vantare lo 0 nella casella dei gol subiti in tutto il torneo. Insomma, una difesa di ferro (diffidata in blocco però, come quella azzurra) alla quale si aggiunge Jonas Hector, 'intruso' del Colonia che spinge, e tanto, sulla sinistra ma a rischio per la partita contro l'Italia per un'infezione respiratoria. Loew, proprio in virtù di questa possibile defezione, potrebbe anche sorprendere e cambiare veste tattica alla sua creatura, riproponendo la difesa a tre come già fece a marzo all'Allianz Arena infliggendo a Conte (4-1 il risultato finale) la sconfitta più pesante della sua avventura da commissario tecnico. Sabato sapremo se quell'epilogo era solo frutto di un'amichevole piena di esperimenti e assenze, senza troppe pretese, e se la tradizione positiva degli azzurri saprò confermarsi inviolabile maledizione, ancora una volta più grande delle ambizioni tedesche.
LA BILD: I SETTE MOTIVI PER CUI PIANGERÀ L'ITALIA