FRASCATI - Domenica non ci sarà (almeno in campo, e salvo sorprese) ma non ci sono dubbi: avrebbe meritato più di tutti di vivere da protagonista una giornata che, almeno nell’immaginario di giocatori, staff, dirigenza e tifosi dell’Asd Frascati dovrebbe restare a lungo impressa nella memoria. Perché Emiliano Ferrazza non è solo il capitano di questa squadra. E’ colui che ne incarna la filosofia, che ci ricorda lo spirito con cui questa società è nata, da dove è nata, anche se agli “albori” (parola che fa sorridere, visto che parliamo dell’estate del 2008) dell’Asd Frascati, lui aveva addosso un’altra maglia.
SUPER CAPITANO - Adesso, però, vuole coronare il sogno insieme ai suoi compagni, al mister, a tutto l’universo Asd. Anche se l’infortunio al ginocchio lo terrà fermo ai box ancora una volta, lui vuole esserci. E non si accontenta nemmeno di guardare lo spettacolo dalla tribuna. “Domenica ci sarò, magari anche in panchina se l’allenatore lo riterrà opportuno – spiega Ferrazza - Si tratta di una partita troppo importante, di un momento che aspettiamo da parecchio tempo e non voglio assolutamente perdermelo. Siamo a un passo dal nostro obiettivo, e non si tratta di un traguardo fissato lo scorso agosto, ma che parte da ancora più lontano: per questo voglio dare il mio contributo, anche solo di sostegno ai ragazzi. Perché domenica non possiamo sbagliare”.
BASTA UN PUNTO - Dall’altra parte del campo ci sarà una Castelli Romani che ha poco da chiedere al campionato, ma la gara di andata insegna a tenere alta la guardia. “E’ una squadra compatta, che non si scopre molto e cerca di ripartire – continua Ferrazza - Le motivazioni sono sicuramente dalla nostra parte, ma dobbiamo essere bravi a trasformarle in stimolo positivo, in carica agonistica e voglia di vincere, senza farci attanagliare dalla tensione”. Non è un caso che la squadra abbia balbettato proprio dopo il ko di Ferrazza, a un passo dal traguardo. “Nell’ultimo periodo c’è stato un calo credo fisiologico – conclude – Dopo tante partite vinte, senza mostrare alcun segno di cedimento, ci sta accusare un periodo “no”. Abbiamo avuto anche tanti infortuni, e troppe squalifiche. Però conserviamo sempre un vantaggio importante, a cui adesso va data concretezza”.