Santa Severa aggredita: arrivano i Carabinieri

Finale da far-west sul campo della Fortitudo
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ROMA – Brutta pagina per il calcio regionale. Episodi accaduti al termine di un Fortitudo-S.Severa (finale 1-3) che valeva la salvezza per i padroni di casa, un possibile terzo posto per i tirrenici. “Siamo stati picchiati non solo in campo come confermano le tre espulsioni a loro danno – afferma il dirigente accompagnatore del S.Severa, Fabrizio Mencucci – ma anche al triplice fischio quando si è scatenata una gazzarra indegna per un campionato di Promozione. Si è scatenata – spiega – una vera e propria caccia all’uomo, inaudita per una partita di calcio. Ho visto ragazzini di 18 anni prendere schiaffi, pugni e calci davanti ai loro genitori atterriti”. La terna è stata protetta. “Abbiamo chiamato i Carabinieri e detto all’arbitro ed ai collaboratori – rincara Mencucci – di attendere con noi il loro arrivo”. Una volta arrivati i militi dell’Arma tutto è tornato tranquillo. “I Carabinieri intervenuti – chiosa Mencucci – ci hanno detto che era la seconda volta che venivano chiamati da una squadra avversaria della Fortitudo che era in difficoltà ed hanno promesso di farli giocare a porte chiuse qualora si dovessero ripetere ulteriori scaramucce del genere“.


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