LAZIO
Sarri (all.) 5,5
All’Allianz Stadium, da ex non ha ancora vinto. Ma la cosa peggiore è che la Lazio, come in campionato, è sembrata irriconoscibile. E pensare che la squadra in crisi doveva essere la Juve.
Maximiano 5
La prima vera parata della sua stagione arriva al 15’, quando Kostic lo costringe al tuffo per neutralizzare un bel diagonale. Non è l’unica della sua serata. Ma l’uscita in clamoroso ritardo che spalanca la porta a Bremer è un errore che costa la semifinale di Coppa Italia.
Lazzari 5,5
Dalla sua parte c’è Kostic, serata complicata quindi. Prova con esperienza a limitare i danni.
Patric 5
Ormai Casale è il titolare designato, contro la Juve ecco l’occasione. Ma sbaglia, anche in maniera decisiva: è lui ad accorgersi in ritardo di Bremer sul gol dell’1-0, almeno parte dell’errore di Maximiano è opera sua.
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Romagnoli 6
Ha la missione di disinnescare Vlahovic, con esperienza aiuta un reparto che non appare particolarmente affiatato. Lui è in fiducia, gli altri non molto.
Casale (33’ st) sv
Gettato nella mischia per preservare Romagnoli, cambio programmato o comunque ampiamente prevedibile.
Marusic 5,5
Quando viene puntato da Cuadrado non è sempre brillantissimo, potrebbe essere molto più pericoloso in fase di spinta ma forse non ne ha abbastanza.
Vecino 5
Gioca al posto di Milinkovic, peggior confronto non potrebbe esserci nonostante il recente calo di condizione del Sergente. Sotto ritmo, non lo regge nemmeno quando dalla sue parti giostra Fagioli.
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S. Milinkovic (14’ st) 5,5
Con lui in campo dovrebbe cambiare la Lazio, in realtà non entra realmente in partita.
Cataldi 6
Più diga davanti alla difesa che regista quando al suo fianco c’è Luis Alberto, contributo comunque prezioso.
Marcos Antonio (29’ st) 6
Compitino, né più né meno.
Luis Alberto 6,5
Teoricamente i palloni dovrebbero passare tutti dai suoi piedi, nei fatti è chiamato anche a un lavoro di sostanza che finisce per pagare inevitabilmente a livello di lucidità. Ma di questa Lazio resta il migliore.
Basic (29’ st) 6
Non ha la qualità di Luis Alberto, ma la sua fisicità si trasforma in qualcosa di più simile a un pericolo che la Lazio riesce a proporre nel finale.
Felipe Anderson 6
Riprende la naturale posizione di esterno destro, per provare a pungere deve però arretrare il raggio d’azione come al 33’ quando tenta la fortuna da oltre trenta metri. Con l’uscita di scena di Immobile si rimette al centro dell’attacco, ma anche lui in questa maniera finisce per essere disinnescato.
Immobile 5
Torna titolare, voleva essere l’uomo in più, per 45 minuti è quasi uno in meno. Non è ancora al meglio e si vede già al 14’ quando cicca completamente un pallone all’altezza del dischetto che poi finisce sui piedi di Zaccagni (impreciso pure lui). Ha fatto di tutto per rispondere presente dal 1’, col senno del poi sarebbe convenuto a tutti inserirlo solo a partita in corso.
Pedro (1’ st) 5,5
Largo a destra costringe Kostic a restare col freno a mano tirato nel secondo tempo, i suoi meriti sembrano finire qui.
Zaccagni 5,5
Al 14’ la palla giusta, la spreca tentando un tiro a giro senza convinzione. Un solo guizzo che porta al giallo di Cuadrado, poco dopo pure lui si fa ammonire: diffidato, avrebbe saltato la semifinale.