95 giorni dopo l’ultima partita prima del lockdown, torna il calcio vero in Italia. Ricomincia dalla Coppa Italia e lo fa allo Stadium. Juventus-Milan si gioca senza pubblico e finisce senza reti ma lascia un bel carico di emozioni prima e durante il fischio d’inizio dell’arbitro Orsato. Lo 0-0 finale premia la Juventus che grazie all’1-1 dell’andata a San Siro vola in finale di coppa mercoledì prossimo a Roma, in attesa dell’altra semifinale Napoli-Inter in programma domani sera. La squadra di Sarri, nonostante la ruggine piuttosto evidente sulle gambe, centra l’obiettivo con merito contro un Milan capace di resistere e combattere fino all’ultimo per la qualificazione nonostante un’inferiorità numerica arrivata dopo 17 minuti di gioco. Prima del via grandi emozioni per il minuto di silenzio dei giocatori, stretti in cerchio davanti a tre rappresentanti di medici e infermieri, i veri eroi di questo periodo. In campo si vede tanto impegno soprattutto nel primo tempo, caratterizzato dal clamoroso rigore fallito da Ronaldo e dalla folle espulsione di Rebic. Nella ripresa l’acido lattico prende il sopravvento e la lucidità dei giocatori viene via via meno. Resta il piacere di aver rivisto finalmente il pallone rotolare in campo.
Primo tempo, tanta Juve ma che errore Ronaldo!
Il primo tempo è nel segno della Juventus. I padroni di casa partono forte, sfiorano il gol in apertura, sprecano grandi occasioni (il rigore fallito da Ronaldo la più clamorosa) e tengono costantemente in mano il pallino del gioco. Il Milan prova a giocare di rimessa ma non riesce mai a spaventare Buffon, praticamente inoperoso. A complicare i piani di Pioli ci si mette anche la folle espulsione di Rebic per un intervento assurdo a gamba tesa sullo sterno di Danilo. Un gesto ingenuo che lascia i compagni in inferiorità numerica e complica enormemente i piani del suo tecnico. Per fortuna di Pioli c’è un super Donnarumma che in almeno tre circostanze tira giù la saracinesca davanti a Ronaldo. Dell’inedito trio offensivo scelto da Sarri è proprio CR7 il più pimpante. Il portoghese si fa preferire a Dybala (visibilmente in difficoltà) e Douglas Costa. Peccato per la pesante macchia del rigore fallito al 16’ per tocco di braccio di Conti evidenziato dal Var: la sua conclusione è troppo angolata e si infrange sul palo. La Juve spinge ma non è concreta. A centrocampo convincono Matuidi e Bentancur, meno Pjanic, incapace di trovare il passo giusto. Nel Milan - Donnarumma a parte - il migliore è Bennacer, vivace e sempre nel vivo del gioco. Peccato però per l’atteggiamento troppo rinunciatario della squadra. Sotto di un uomo dopo 17 minuti di gioco, il Diavolo di fatto non è mai riuscito a farsi vedere con pericolosità dalle parti di Buffon, spettatore non pagante della sfida.
Ripresa, il Milan tenta l'impresa
La ripresa parte subito in quarta con una grande chance per Calhanoglu che di testa non riesce a centrare la porta da ottima posizione su assist di Bonaventura. Pochi secondi dopo arriva subito la risposta della Juve con Dybala che tenta un tiro a giro dal limite alto di poco. Al 50’ Pioli manda in campo Leao al posto di Bonaventura. La Juve continua a spingere e va vicina al vantaggio prima con Ronaldo (decisivo il recupero di Romagnoli) e poi con Bonucci di testa. Il gol è nell’aria ma non arriva. Il Milan appare più reattivo e meno timoroso nonostante l’inferiorità numerica. Sarri stravolge la squadra inserendo contemporaneamente al 62’ Bernardeschi, Rabiot e Khedira al posto di Matuidi, Pjanic e Douglas Costa. I ritmi calano inevitabilmente ma la partita rimane divertente con le due squadre capaci di creare potenziali brividi ad ogni ripartenza. De Ligt e una parte e Paquetà dall’altra non riescono a finalizzare due buone occasioni, idem per Ronaldo (decisamente sotto tono nella ripresa) che ancora una volta si scontra contro l’ottimo muro difensivo ospite composto da Romagnoli e Kjaer. Proprio il 31enne danese sfiora il clamoroso 1-0 al 79’ con un colpo di testa fuori di un nulla. La Juve prova a replicare subito con una botta dai 25 metri di Dybala deviata in angolo da Donnarumma. Pioli nel finale inserisce Krunic e Colombo per Paquetà e Kessie, Sarri risponde con Cuadrado per Danilo ma le forze per lanciare l’ultimo assalto non ci sono più. Lo 0-0 finale permette alla Juve di centrare la diciannovesima finale di Coppa Italia della sua storia.