Coppa Italia alla Juventus, Lazio sconfitta 2-0

Dani Alves e Bonucci firmano la vittoria per i bianconeri, i primi ad aggiudicarsi tre edizioni di fila del trofeo
Coppa Italia alla Juventus, Lazio sconfitta 2-0© Getty Images
di Davide Palliggiano
5 min

ROMA - Aspettando il possibile 'Triplete', la Juventus mette a segno il 'Tripletino' e fa un altro importante passo nella storia. La squadra di Allegri centra infatti la dodicesima Coppa Italia, la terza consecutiva, impresa mai riuscita a nessuno. I bianconeri lo fanno con una prestazione dominante contro una Lazio totalmente in bambola nel primo tempo, lì dove la partita si è incanalata con le reti di Dani Alves e Bonucci. Il 2-0 non ammette repliche, alla Lazio non resta che rendere onore a un'avversaria che ha dimostrato di essere più forte sul campo, nonostante un secondo tempo quantomeno volitivo da parte degli uomini di Simone Inzaghi

LE SCELTE - Allegri deve rinunciare a Pjanic (squalificato) e Khedira (infortunato). A centrocampo la coppia è Marchisio-Rincon. In avanti il tridente, alle spalle di Higuain, è quello di Montecarlo, con Dani Alves largo a destra. Tra i pali c'è il portiere di coppa, Neto. Inzaghi recupera in extremis Parolo e in attacco schiera la coppia Immobile-Keita. Felipe Anderson parte della panchina.

LAMPO KEITA - Nei primi minuti la Lazio dà l'impressione che possa costringere la Juve a una partita se non altro equilibrata, ma non è così: perché dopo un lampo di Keita, che si beve Bonucci e colpisce il palo dopo una deviazione di mano (ma attaccata al corpo) di Barzagli, c'è solo la squadra di Allegri. 

JOGA BONITO - Higuain tenta il golazo con un bolide al volo dai 20 metri, ma Strakosha è attento. Al 12', invece, la Juve passa, ed è un gol a ritmo di samba. Alex Sandro crossa dalla trequarti, Wallace a centro area appare spaesato, Lulic non fa la diagonale e ne approfitta Dani Alves, che batte Strakosha con un piatto destro da applausi.

SUPER JUVE - La superiorità della Juventus è manifesta. Dybala impegna di nuovo il portiere biancoceleste con un tiro dalla distanza, poi l'estremo albanese si supera sulla conclusione ravvicinata di Higuain (18'). La Lazio è inerme, costretta in pratica a giocare in 10 per le precarie condizioni di Parolo, che getta la spugna soltanto al 21', quando al suo posto entra Radu. 

RADDOPPIO JUVE - Passano altri quattro minuti e arriva il raddoppio bianconero grazie a Bonucci, lesto a deviare in rete una sponda di testa di Alex Sandro (altro assist) sugli sviluppi di un corner, con al difesa della Lazio ancora una volta in bambola. La partita si incattivisce, ma Tagliavento non estrae gialli. La Juve si lamenta e considera eccessiva la vigoria messa in campo dagli avversari, unica arma messa in campo nel primo tempo, eccezion fatta per un finale un po' più convincente: Immobile sfiora il gol che accorcerebbe le distanze con un bel tuffo di testa (32'), mentre nel recupero Neto è attento sulla zuccata di Milinkovic (48'). Le statistiche, però, sono impietose: la Juve chiude il primo tempo con 8 tiri, di cui 7 in porta, la Lazio solo 3 nello specchio. 

LAZIO, TIMIDA REAZIONE - Inzaghi cambia volto alla squadra inserendo Felipe Anderson per Basta (52') e un minuto dopo il brasiliano impegna Neto con un bel destro angolato. Il portiere di coppa della Juve è ancor più bravo quando evita un altro gol su un colpo di testa/mano di Immobile. Inzaghi allora tenta il tutto per tutto: dentro Luis Alberto per De Vrij, ma è la Juve ad avere le migliori occasioni per chiudere la partita. Higuain ne sbaglia un paio clamorose, una delle quali, al 71', dopo un tunnel di Dani Alves a Lulic. Keita non riesce a ingranare la quinta e alla Lazio non restano che timide conclusioni dalla distanza, sulle quali Neto è sempre vigile, mentre dall'altro lato il Pipita si mangia l'ennesima occasione di una serata personalmente sfigata a due minuti dalla fine sparando addosso a Strakosha da distanza ravvicinata. Dettagli nell'ennesima serata di glora juventina. Il primo passo di un possibile 'Triplete'.


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