Lautaro, doppietta al Perù e retroscena: "Perché ho abbracciato Messi"

L'attaccante dell'Inter, mattatore in Coppa America con la maglia dell'Argentina, è tornato anche sulla finale Champions contro il Manchester City
Lautaro, doppietta al Perù e retroscena: "Perché ho abbracciato Messi"© EPA

Con una doppietta al Perù, Lautaro Martinez ha permesso all'Argentina di chiudere in testa a punteggio pieno nel gruppo A di Coppa America. L'attaccante dell'Inter ha realizzato il suo quarto gol in tre partite nella kermesse continentale e, nel corso di un'intervista a Olé, ha spiegato: "Mi sento bene, la verità è che sono molto felice. Principalmente perché l'Argentina ha vinto ancora, perché abbiamo conquistato tre punti molto importanti. Fare nove punti nel girone difficile che abbiamo avuto, contro rivali ostiche, non era semplice".

Lautaro scatenato in Coppa America: "Quando la palla vuole entrare..."

Parlando della sua striscia realizzativa aperta, Lautaro ha poi aggiunto: "Quando la palla non vuole entrare a volte diventa difficile ma quando, invece, la palla inizia a entrare succedono queste cose. Questi momenti positivi, ovviamente, sono i più belli ma anche quando non segnavo ero tranquillo perché so sempre che do il massimo per questa maglia; che in ogni allenamento mi ammazzo per poter stare in squadra. Quindi, sono contento e felice"

Lautaro riavvolge il nastro: il retroscena sul Mondiale in Qatar

Lautaro ha inoltre riavvolto il nastro fino al Mondiale in Qatar quando non è riuscito a incidere come sta facendo ora: "Ero sul punto di operarmi perché la caviglia destra mi faceva molto male. Ho preso molti antidolorifici per poter giocare, ho giocato le prime due partite dopo essermi sottoposto a infiltrazioni. Dovevo riposare, mettere continuamente ghiacchio sull'articolazione ed è stato difficile per me giocare, ma ho stretto i denti, sono riuscito ad arrivare all'ultima partita".


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Lautaro e il retroscena sulla finale Champions League con l'Inter

Poi, il retroscena: "Ho giocato anche la finale di Champions League facendo ricorso ad antinfiammatori, con l'ausilio di infiltrazioni, cercando di arrivare alla partita nel migliore dei modi. Non ho partecipato all'ultima tournée in Indonesia con la Nazionale perché lo staff tecnico mi ha dato un periodo di riposo e ci sono stati 30 o 35 giorni di vacanza dove non ho fatto assolutamente nulla. Mi hanno fatto bene per recuperare".


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Lautaro e l'abbraccio con Messi

Tornando alla sfida con il Perù, dopo il gol Lautaro è corso ad abbracciare Messi: "Sa cosa significa per noi, per me, per questo gruppo. Lui è il nostro capitano. Ha sofferto molto per non aver potuto giocare a causa della contrattura all'adduttore destro. Spero che possa recuperare presto".


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Con una doppietta al Perù, Lautaro Martinez ha permesso all'Argentina di chiudere in testa a punteggio pieno nel gruppo A di Coppa America. L'attaccante dell'Inter ha realizzato il suo quarto gol in tre partite nella kermesse continentale e, nel corso di un'intervista a Olé, ha spiegato: "Mi sento bene, la verità è che sono molto felice. Principalmente perché l'Argentina ha vinto ancora, perché abbiamo conquistato tre punti molto importanti. Fare nove punti nel girone difficile che abbiamo avuto, contro rivali ostiche, non era semplice".

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Parlando della sua striscia realizzativa aperta, Lautaro ha poi aggiunto: "Quando la palla non vuole entrare a volte diventa difficile ma quando, invece, la palla inizia a entrare succedono queste cose. Questi momenti positivi, ovviamente, sono i più belli ma anche quando non segnavo ero tranquillo perché so sempre che do il massimo per questa maglia; che in ogni allenamento mi ammazzo per poter stare in squadra. Quindi, sono contento e felice"

Lautaro riavvolge il nastro: il retroscena sul Mondiale in Qatar

Lautaro ha inoltre riavvolto il nastro fino al Mondiale in Qatar quando non è riuscito a incidere come sta facendo ora: "Ero sul punto di operarmi perché la caviglia destra mi faceva molto male. Ho preso molti antidolorifici per poter giocare, ho giocato le prime due partite dopo essermi sottoposto a infiltrazioni. Dovevo riposare, mettere continuamente ghiacchio sull'articolazione ed è stato difficile per me giocare, ma ho stretto i denti, sono riuscito ad arrivare all'ultima partita".


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