Pagelle Fiorentina: stella Kouame, Dodo non molla

FIORENTINA

Italiano (all.) 8 
Cinquantuno tiri tra andata e ritorno verso la porta del Bruges: un risultato differente sarebbe stato un’offesa al calcio. Invece no, in finale ci va giustamente la Fiorentina. 

P. Terracciano 8 
Sbaglia il rinvio da cui nasce l’1-0 del Bruges e non è l’unico errore con i piedi, ma la parata al 94’ è il biglietto per Atene. 

Dodo 8 
Partitona. Pronto e scattante per inserirsi come ai bei tempi e in fase difensiva salvando un gol su Skoras che vale come se un gol lo avesse segnato. Una ingenuità nel finale che passa liscia. 

Milenkovic 6,5 
Inciampa sul proprio movimento scoordinato in chiusura dando via libera a Thiago, ma Dodo (vedi sopra) rimedia. Muro sugli assalti dei belgi. 

M. Quarta 6 
De Cuyper gli sfila dietro (errore numero uno) e poi li dà strada troppo agevolmente (errore numero due). 

Biraghi 6 
Tiene in gioco da ultimo uomo l’omologo per ruolo e posizione sul vantaggio del Bruges. Gran sinistro su punizione, ma la traversa (31esimo legno viola in stagione) gli nega il pari. 

Arthur 6 
Inizio da brividi con uno-due-tre palloni persi nel giro di una manciata di palloni. Ne esce fuori piano piano senza però brillare. 

Duncan (25’ st) 6 
Ci mette la grinta che serve. 

Mandragora 6,5 
Subito in versione lotta senza quartiere con i dirimpettai del Bruges. Il sinistro dal limite a visuale aperta di porta andava calibrato meglio. 

N. Gonzalez 7 
Più gol sbagliato da lui che super parata di Mignolet quando si presenta tutto solo davanti al portiere belga. Il gioiello è come serve Nzola. 

Beltran 7 
Patisce la fisicità dei calciatori del Bruges. La cosa che conta è la freddezza dal dischetto: destro nell’angolo, Fiorentina ad Atene. 

Ranieri (45’ st) sv 
Per la difesa a cinque a proteggere il pari. 

Kouame 8 
Ha idee e colpi, la traversa (30esimo legno in stagione dei viola) prima sul sinistro bellissimo di controbalzo e il palo (32esimo legno) sullo stacco di testa lo privano del gol più che meritato. 

Belotti 6,5 
Si batte e combatte, insomma la parte della generosità agonistica è garantita. Quello che difetta è la lucidità per essere incisivo. 

Nzola (25’ st) 7 
Entra benissimo in partita andando a guadagnarsi il rigore con tanta, tanta determinazione.