Premi Lazio, 9 milioni fino alla finale di Conference

Dopo i 10-12 milioni ricavati dalla fase a gironi di Europa League si prospettanno ora introiti molto limitati per il club biancoceleste: ecco quanto vale eliminare il Cluj nel playoff e quanto arrivare fino in fondo
Premi Lazio, 9 milioni fino alla finale di Conference© BARTOLETTI
Fabrizio Patania
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ROMA - Occhio a non dare i numeri. Gli introiti garantiti dalla Conference sono assai poco attrattivi. Da qui alla finale di Praga, in calendario il 7 giugno, la Lazio porterebbe a casa 9 milioni di premi e solo a condizione di vincere il trofeo. Il gettone di presenza allo spareggio vale un gettone di 300 mila euro: eliminando il Cluj, la società biancoceleste ne incasserebbe altri 600. Un milione di euro il premio previsto in caso di ingresso ai quarti, due per la qualificazione alle semifinale, tre alle finaliste e ulteriori due alla vincitrice. Il totale fa circa 9 a cui aggiungere il market pool, che l’Uefa calcolerà a giugno e ripartirà tra le federazioni in base al cammino dei club di appartenenza. Niente di stravolgente. La Roma, nella passata stagione, ha incassato circa 15 milioni di premi, raccogliendo semmai al botteghino sotto forma di sold out con Bodo Glimt e Leicester, nei turni decisivi.

Differenza

Il coefficiente relativo al ranking storico riguarda le 32 squadre iscritte alla fase a gironi. La Lazio lo ha calcolato per la partecipazione all’Europa League. La fase a gironi, nonostante l’eliminazione, ha prodotto ricavi per 10-12 milioni. Questo è il motivo che spinse Tare, in un convegno alla Luiss, a spiegare come la differenza vera per le società fosse l’ingresso in Champions. Cambiano completamente il fatturato e le prospettive. Parlò di “torneo dei perdenti”, scherzando con alcuni studenti romanisti all’interno di un contesto più ampio. «Stiamo guidando una Ferrari che prima o poi si schianterà. Nel calcio si inventano competizioni inutili come la Conference o l’Europa League, che hanno valori relativi per gli introiti che producono. Ora c’è anche la Nations League con i nazionali e i calciatori diventano robot. Giochiamo ogni due giorni e mezzo ormai e i calciatori non riescono a recuperare, non è umano. Per generare più introiti, generiamo più problemi. Il calcio ha preso la strada sbagliata». Due giorni dopo a Firenze precisò il suo punto di vista: «Per la crescita della società sarebbe importante che la Lazio giocasse ogni anno in Champions, ma ora che siamo in Conference vogliamo che la Lazio la onori fino in fondo. Dobbiamo fare il massimo per vincere. Un trofeo è sempre importante e resta in bacheca per l’eternità». Agli ottavi di Conference (in calendario 9 e 16 marzo) sono già qualificate Az Alkmaar, Djugardem, Basaksehir, Nizza, Sivasspor, Slovan Bratislava, Villarreal, West Ham.


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