Lazio, appuntamento con la storia: a Madrid per chiudere in testa il girone

Solo all’esordio in Champions nel ’99-2000 festeggiò la vittoria nei due gironi di qualificazione
Carlo Roscito
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Senza nulla da perdere e con un'occasione storica, 24 anni dopo l'ultima volta. Blindato il passaggio del turno, la Lazio prova a scassinare il Wanda Metropolitano per superare l'Atletico e augurarsi un sorteggio più benevolo agli ottavi. Le luci della Champions League possono illuminare il momento buio della squadra di Sarri. Le delusioni in Serie A da una parte, le ambizioni internazionali dall'altra: una chance di 90 minuti, si prova a espugnare il fortino dell'idolo Simeone. Non c'è in palio la qualificazione, già certificata grazie alla vittoria con il Celtic (e il ko del Feyenoord con gli spagnoli). C'è però in gioco il primo posto nel Gruppo E, si può scendere in campo liberi da paure. Un traguardo che la Lazio ha centrato una sola volta nella sua storia. Bisogna tornare alla stagione 1999-2000, alla prima partecipazione in Champions, aperta dal pareggio a Leverkusen (1-1) con la punizione del compianto Mihajlovic. Eriksson, quel gruppo (A), lo chiuse il 2 novembre 1999 con 14 punti, ottenendone il doppio della Dinamo Kiev e del Bayer. Quarto arrivò il Maribor. 

La storia della Lazio in Champions

Era la super squadra che il 14 maggio successivo avrebbe vinto il secondo tricolore. In Europa fu doppio il girone concluso al comando, il percorso prevedeva un ulteriore step prima della fase a eliminazione diretta. La Lazio arrivò in testa anche nel secondo caso: 11 punti, +1 sul Chelsea, +3 sul Feyenoord e +7 sul Marsiglia. La beffa arrivò ai quarti con il Valencia, colpa del crollo al Mestalla (5-2). L'anno dopo (2000-2001) i biancocelesti furono penalizzati dal confronto diretto con l'Arsenal: 13 punti come i Gunners, ma qualificazione da secondi nel Gruppo B. Il girone seguente fu steccato: quarti dietro a Real Madrid, Leeds e Anderlecht. Nella stagione 2001-2002, invece, l'eliminazione fu immediata: 3 sconfitte in apertura contro Galatasaray, Nantes e PSV Eindhoven, non permisero alla Lazio di passare il Gruppo D (quarto posto). Stesso discorso nel 2003-2004 (Gruppo G chiuso alle spalle di Chelsea, Sparta Praga e Besiktas) e nel 2007-2008 (Lazio quarta nel Gruppo C dietro a Real Madrid, Olympiakos e Werder Brema).

Lazio e Sarri: la storia recente in Europa

La storia recente, con gli stadi a porte chiuse, riporta al 2020-2021: Borussia Dortmund 13 punti, Lazio 10, Bruges 8 e Zenit 1. L'accoppiamento agli ottavi con il Bayern Monaco si dimostrò proibitivo. La sfida di domani, ottenuto il pass, è un'opportunità da affrontare a testa alta. Serve il colpo in trasferta per concretizzare il sorpasso sui Colchoneros. Sarri, una situazione simile, a Roma l'ha vissuta nel 2021-2022 in Europa League: l'ultima partita contro il Galatasaray, con la qualificazione matematica in tasca, regalava la possibilità di scavalcare i turchi. Finì 0-0. A Madrid, 24 anni dopo, si può scrivere una pagina storica di Champions. A patto di dimenticare l'apatia del campionato.


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