Pagina 3 | Pagelle Maccabi-Juve: disastro su tutti i fronti

Allegri (all.) 4 

Agnelli parla di vergogna, ma lo conferma e sposta l’attenzione su tutto il gruppo-azienda. La sua Juve è una non-squadra: senza idee, senza forze, senz’anima. Alla vigilia ha parlato di cuore, in campo non si è visto un solo battito. Contro il Maccabi Haifa arriva il punto più basso della sua gestione, una crollo inaccettabile persino in un momento di crisi senza fine come questo. La prossima mossa è il ritiro alla Continassa fino al derby: servirà?

Szczesny 4 

Qualche parata la fa, dovrebbe essere la normalità e invece quasi fa notizia. Finisce dentro la porta sull’1-0, lascia completamente libero il suo palo in occasione del 2-0. 

Danilo 4

Dalla sua parte Cornud ogni volta che si sovrappone crea scompiglio, prova a tamponare tutte le falle degli altri e finisce per crearne pure lui.

Kean (23’ st) 5,5

Ha il merito di provare a creare qualcosa, è la partita che non c’è più.

Bonucci 4

La difesa imbarca acqua da tutte le parti, lui è un capitano che affonda dal primo minuto senza nemmeno tentare di salvare il salvabile.

Rugani 4

L’allegrata di turno è il suo rilancio al posto di Bremer, troppo facile per Pierrot e Atzili saltargli in testa. 

Alex Sandro 4

Non gli riescono nemmeno le cose più semplici, il modo in cui non difende su Atzili quando il Maccabi raddoppia è emblematico. 

Soulé (29’ st) sv

Crea più lui in un disperato finale che tanti altri.


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McKennie 4

Cambia così tante volte mattonella che finisce per non capirci niente.

Kostic (1’ st) 4

Entra e quasi non si nota. Non riesce a creare una sola occasione.

Paredes 4

La Juve attendeva il regista e lo ha inseguito per tutta l’estate, qualche segnale iniziale ha lasciato spazio a un giocatore che sembra completamente fuori contesto.

Locatelli (1’ st) 4

In grande difficoltà fisica, dà tutto quello che ha ma le energie sembrano finite prima ancora di iniziare.

Rabiot 4

Attorno a lui c’è talmente poco che gli bastano un paio di contrasti per farsi notare, senza riuscire a trascinare fuori dalla crisi i compagni come aveva promesso alla vigilia.

Cuadrado 4

A testa bassa, va sempre a sbattere contro qualcuno ed è lui a perdere il pallone che si trasforma nel contropiede del 2-0 chiedendo un fischio che non arriva. Nella ripresa reclama un rigore e si costruisce un’occasione, il disastro però ormai è compiuto.

Juve e Allegri oltre la vergogna


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Di Maria 4
Resta in campo una ventina di minuti, alla ricerca di una posizione che non trova mai. Poi si ferma per un problema muscolare, gli occhi al cielo sembrano pensare più al Mondiale che alla Juve.
Milik (24’ pt) 4
Doveva rifiatare, porta un po’ di peso là davanti. Si divora il tap-in da due passi che a ridosso dell’intervallo poteva riaprire l’incontro. 
Due colpi di testa che poi sono gli unici due segnali di vita in una partita dove combatte più contro sé stesso e i compagni di squadra che non con gli avversari. 


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Di Maria 4
Resta in campo una ventina di minuti, alla ricerca di una posizione che non trova mai. Poi si ferma per un problema muscolare, gli occhi al cielo sembrano pensare più al Mondiale che alla Juve.
Milik (24’ pt) 4
Doveva rifiatare, porta un po’ di peso là davanti. Si divora il tap-in da due passi che a ridosso dell’intervallo poteva riaprire l’incontro. 
Due colpi di testa che poi sono gli unici due segnali di vita in una partita dove combatte più contro sé stesso e i compagni di squadra che non con gli avversari. 


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