ROMA - Psg senza pace. Un vaffa tira l'altro. Insulti pesanti e plateali gesti indicano che si possono anche vincere otto partite di fila nel campionato francese, un torneo à la carte, ma senza armonia nel gruppo. Stelle che brillano di luce propria ma che non formano una costellazione da incanto. E c'è poi chi non gioca mai, o quasi: Gigio Donnarumma malinconicamente in panchina mentre tra i pali c'è Navas. Bell'affare. Tasche pienissime ma senza la gioia di dimostrare quanto vali: che vita è? Lo stabiese ha 22 anni ed è tra più forti al mondo, mica è un portiere stagionatissimo sul Sunset Boulevard disposto a svernare nella Ville Lumière foraggiato dagli arabi.
CLOCHARD - Mbappé, con l'eleganza di uno studente modello del corso di Estetica alla Sorbonne, ha apostrofato Neymar: «Sei un clochard che non passa la palla». Un barbone, un senzatetto, un "favelista" o giù di lì. Praticamente un morfòn per usare il linguaggio noto a Di Maria, Messi, Icardi e Pochettino. E lo stesso Lionel, sostituito contro il Lione e visibilmente contrariato, ha guardato la partita contro il Montpellier di Dall'Oglio dalla tribuna: problemi a un ginocchio la versione ufficiale e sinora circa 100 minuti di gioco in Ligue 1 per il rosarino. Tornerà per la musica Champions? Probabilmente sì.
CI VEDIAMO DOMANI. Pep Guardiola domani sera al faccia a faccia con il murfense Mauricio Pochettino. Il Man City è a punteggio pieno avendo battuto il Lipsia mentre il Psg è a un punto dopo il pari con il Brugge. Da vedere se Verratti e Sergio Ramos saranno presenti perché qualche problema fisico affligge sia il mediano italiano sia il difensore spagnolo. Donnarumma tra i pali? Sì, no, forse. Si vedrà, probabilmente no. Il costaricano Keylor Navas, 34 anni, parla la lingua della folta fazione sudamericana in casa transalpina, tecnico compreso. Però arriva Pep: una batosta al Parco dei Principi magari non comprometterà la qualificazione del Psg agli ottavi perché ci sono ancora margini di recupero nel girone, ma certamente potrebbe far scaturire altre scintille nella santabarbara francese procurando un'esplosione con esiti nefasti, nel giro di poco tempo, per lo stesso Pochettino. Del resto, allenatori disposti ad andare a Parigi per una messa si trovano in un batter di ciglia. Tra questi anche Antonio Conte.