Il Napoli rinasce a Liverpool. Ancelotti strappa un pari d’oro ad Anfield che lo porta a un passo dagli ottavi di Champions League ma soprattutto ritrova la sua squadra che aveva smarrito da un po’. E’ vero che la prestazione in Inghilterra non è stata entusiasmante dal punto di vista delle trame offensive e delle occasioni create, ma la squadra ha dimostrato di essersi ritrovata in una sfida che sembrava segnata (alla vigilia i bookmakers hanno ricevuto tantissime giocate sul 3-0 per i Reds). Hanno saputo colpire con Mertens e poi hanno saputo soffrire gli azzurri, hanno concesso pochissimo al tridente delle meraviglie dei Reds e sono stati beffati solo da un colpo di testa su calcio d’angolo di Lovren. Gli applausi dei tifosi dal settore ospiti a fine partita possono essere il segnale di una svolta arrivata nella serata più inattesa.
Mertens spaventa Anfield
E’ un Napoli più accorto, più di sostanza quello che Ancelotti sceglie nella bolgia di Anfield, con un centrocampo che dà più equilibrio in fase difensiva. L’escluso a sorpresa è Callejon, con Di Lorenzo che gioca esterno alto e Fabian Ruiz che va al centro insieme ad Allan. Zielinski completa la linea che agisce dietro la coppia d’attacco Mertens-Lozano. Klopp risponde con il tridente delle meraviglie Salah-Firmino-Mané, sgancia Gomez a destra e punta su Milner in mezzo, anche se è costretto a cambiare presto per l’infortunio di Fabinho: a metà campo c’è spazio per Wijnaldum. I Reds hanno quasi sempre la palla (71% nel primo tempo) ma faticano a trovare spazi perché il Napoli si chiude bene, sfruttando il lavoro in copertura anche degli attaccanti. Solo un’iniziativa di Milner prima del lampo azzurro che gela Anfield: Di Lorenzo pesca in verticale Mertens, scatto sul filo del fuorigioco e destro all’angolo che non lascia scampo ad Alisson (gol numero 117 in azzurro). Esulta il Napoli, ma Ancelotti si mangia le mani perché due volte Mertens in contropiede non riesce a capitalizzare al meglio le distrazioni del Liverpool. Che reagisce, anche se non con la solita veemenza: un colpo di testa di Van Dijk, un paio di invenzioni di Firmino e una conclusione da distanza ravvicinata di Milner che fa esaltare Meret. Klopp è nervoso e si becca un cartellino giallo per proteste prima dell’intervallo.
Lovren di testa acciuffa il pareggio
Impone un altro ritmo alla partita il Liverpool nel secondo tempo, ha voglia di reagire e alza la pressione. Il Napoli si rintana nella sua area di rigore, costretto a rintuzzare gli attacchi dei Reds da ogni lato. Un errore di Meret spalanca la porta a Firmino, ma Koulibaly salva miracolosamente sulla linea. Con Oxlade-Chamberlain per Gomez aumenta i giri Klopp: dopo un sinistro debole di Salah, è Lovren a trovare il pareggio di testa su calcio d’angolo. Mertens protesta per una spinta ma l’arbitro e la revisione del Var certificano la regolarità del gol dell’1-1. Si infiamma Anfield, il coro della Kop diventa assordante. Entra anche Alexander-Arnold per Milner con Klopp che urla alla sua maniera dalla panchina per caricare la squadra. Ancelotti dà spazio a Llorente, Elmas e Younes per Lozano, Mertens e Zielinski e riesce a resistere fino alla fine. Il Napoli rinasce a Liverpool, ora gli basterà un pareggio con il Genk al San Paolo per qualificarsi agli ottavi.