Un Napoli da impazzire, una notte di festa incredibile: i campioni d’Europa del Liverpool messi in ginocchio al San Paolo, lo stadio che si conferma bestia nera per Klopp. Mertens e Llorente firmano una vittoria da applausi, costruita con un copione molto simile alla partita dei gironi dell’anno scorso, una vittoria che porta ancora una volta la firma di Ancelotti, impeccabile nelle scelte e nelle strategie. Un successo che diventa cruciale anche per la classifica, la qualificazione può essere orientata dai tre punti di stasera.
Ancelotti, una strategia vincente
Il disegno tattico del Napoli somiglia molto a quello di un anno fa: squadra compatta, grande attenzione in fase difensiva con l’obiettivo principale di lasciare meno spazio possibile per le ripartenze del Liverpool. Alla coppia Mertens-Lozano il compito di svariare sul fronte d’attacco e prendere d’infilata i colossi di Klopp. Il tecnico campione d’Europa (che deve fare a meno di Alisson, Keita e Origi) invece ha tutta la voglia di dettare legge anche al San Paolo, dove non ha mai avuto fortuna. Lo spaventa Fabian Ruiz, con una doppia conclusione su cui Adrian si fa trovare pronto prima che Lozano la metta in rete ma in chiara posizione di fuorigioco. Salah, Firmino e Mané sono pericoli costanti per Ancelotti, fanno paura per la velocità e la facilità con cui ripartono (l’ex romanista arriva a toccare i 32 km/h). Mario Rui, Koilibaly e Manolas fanno il possibile per contenerli, il resto lo fa Meret che prima ipnotizza Mané e poi ringrazia Firmino che di testa gira a lato nell’occasione più pericolosa del primo tempo.
Adrian e Meret, che miracoli!
Serve un miracolo invece ad Adrian per opporsi, a inizio secondo tempo, a una deviazione a botta sicura di Mertens, con Ancelotti che non crede ai suoi occhi. Lo stesso fa Klopp quando, dopo un regalo di Manolas, Salah fa esaltare Meret. Il portiere azzurro non si fa sorprendere nemmeno da Manè, azionato da una delle tante trame offensive ricamate da Firmino. E’ più aperto e ricco di emozioni il secondo tempo, con le squadre che accusano la fatica e costringono gli allenatori a ricorrere alle forze fresche in panchina. Da un lato Zielinski, Llorente e Elmas per Insigne, Lozano e Allan, dall’altro Wijnaldum e Shaqiri per Milner e Henderson.
Il San Paolo fa festa ancora nel finale
E’ negli ultimi dieci minuti che si decide la partita, è nel finale che il piano di Ancelotti si concretizza, con il Napoli che viene premiato come l’anno scorso. Prima un rigore conquistato da Callejon (fallo di Robertson) e trasformato con precisione da Mertens (113 gol con il Napoli, a -2 da Maradona e a -8 dal primatista Hamsik), poi il raddoppio in pieno recupero firmato da Llorente, al suo primo gol in azzurro, abile a sfruttare l’incredibile regalo di Van Dijk. Klopp cade ancora una volta al San Paolo (era successo l’anno scorso con i Reds e con il Borussia Dortmund). E’ grande festa a Fuorigrotta, il Napoli di Ancelotti ha messo in ginocchio i Campioni d’Europa. Si può cantare "Oje vita mia" per tutta la notte.