Dopo averci provato, senza successo, l’anno scorso il Liverpool vince la Champions League, la sesta della sua storia. Lo fa battendo in finale 2-0 il Tottenham grazie ad un rigore lampo di Salah e al gol di Origi a pochi minuti dalla fine.
E’ stata una finale non bella da vedere, condizionata dal gol dei Reds nei primissimi minuti. La squadra di Pochettino ci ha provato, ma Van Dijk e compagni hanno chiuso tutti gli spazi. Decisivo anche Alisson, che nella ripresa ha abbassato la saracinesca: da segnalare soprattutto una super parata su una punizione pericolosa di Eriksen.
Ad alzare la Champions, da protagonisti, sono quindi due ex romanisti, Salah e Alisson, le cui cessioni sono state tra le più dolorose degli ultimi anni giallorossi.
Subito Salah
Pochettino schiera Kane, al rientro da un infortunio, in attacco. In panchina Lucas, gioca Son. Solito trio d’attacco per Klopp: Salah, Firmino e Mané.
Neanche trenta secondi ed è già calcio di rigore. Mané crossa in area, Sissoko la colpisce col braccio: l’arbitro Skomina non ha dubbi e il Var conferma. Salah sul dischetto non sbaglia. Il Liverpool, dopo il gol, piano piano arretra il baricentro e non riesce mai a dare il via al suo famoso contropiede. A parte un’occasione da fuori per Robertson, non è mai pericoloso. Il Tottenham tiene il pallone e fa la partita, ma manca sempre nell’ultimo passaggio.
La chiude Origi
Anche ad inizio ripresa il Liverpool fatica a creare gioco. Meglio il Tottenham, ma i Reds si chiudono bene. Klopp richiama in panchina uno spento Firmino e mette in campo Origi, poi anche Milner per Wijnaldum, in difficoltà a centrocampo. Proprio Milner con un tiro da fuori interrompe la mancanza di occasioni. Pochettino decide che ormai è tempo di rischiare: entra Lucas, l’eroe di Amsterdam, per Winks. Il Tottenham ci prova con Dele Alli di testa, ma la palla finisce alta. Poi Lucas tira centralmente da buona posizione. Pochettino per il finale getta nella mischia anche Llorente per provare a sfruttare anche le palle inattive. Gli Spurs accelerano e in pochi minuti sono pericolosi con una punizione di Eriksen (bravo Alisson) e un tocco sotto porta di Son (che era in fuorigioco). E’ però il Liverpool a segnare. Ci pensa Origi con un diagonale sinistro perfetto a chiudere la partita.