La Roma perde ma non si perde

Solo Cristiano la mette sotto con una prodezza
La Roma perde ma non si perde© ANSA
Alberto Polverosi
2 min

Non è una sconfitta da dimenticare. Non è una serata storta. Non c’è da demoralizzarsi. La Roma ha perso all’Olimpico contro il Real Madrid, ma sarebbe più giusto dire che la Roma ha perso solo per una prodezza di Cristiano Ronaldo che proprio contro i giallorossi aveva segnato la sua prima rete in Champions. A Roma, Cristiano ha realizzato il dodicesimo gol della sua Coppa in 7 partite. E quest’ultimo è un capolavoro.

E’ vero che poi è arrivata anche la rete di Jesé, ma la Roma è sempre stata in partita, dall’inizio alla fine. L’arbitro Kralovec ha negato due rigori alla squadra di Spalletti, uno (di Navas su El Shaarawy) poco prima della rete di Ronaldo, un altro (Carvajal su Florenzi) sull’1-0. Con l’1-1 la qualificazione poteva essere ancora aperta perché il Real di Zidane non ha impressionato e la vera differenza è tutta in quel gol di Cristiano.

Spalletti aveva preparato molto bene la partita, puntando sul contropiede e su un contenimento agile dell’attacco madridista. Il primo tempo, sotto questo profilo, è stato quasi perfetto, tant’è vero che era da maggio 2011 (semifinale contro il Barcellona) che il Real Madrid non effettuava neanche un tiro nello specchio nei primi 45' in Champions League come gli è successo qui all’Olimpico. Poi è arrivato Ronaldo e ha sparecchiato la tavola. Ma anche dopo quella rete, la Roma non si è arresa, si è rimessa a giocare e ha creato qualche buona occasione.

Fra i migliori Florenzi, Vainqueur e Nainggolan. Male, invece, Pjanic. Nel Real, un grandissimo Sergio Ramos che ha chiuso tutti i varchi a Salah.

 


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