SALERNO - Manco fosse il 19 marzo, alla Salernitana è venuta immediatamente un’idea meravigliosa da fare ad Edinson Cavani: a un papà lontano, che sta migliaia di chilometri lontano da suoi due figli - Bautista e Lucas - si può pensare di offrire un biglietto aereo di sola andata, per poi eventualmente deciderne il ritorno in un giorno lontano. E magari, volendo, si può anche consentirgli di avvicinarsi a Napoli, dove i bimbi ormai adolescenti vivono con la loro mamma: questa non è una storia di calcio, può diventare un affare di cuore, perché la Salernitana ha cominciato a pensarci ancor prima che entrasse nel vortice di una domenica per uomini forti, e quando s’è risvegliata da quella specie di tormenta emozionale, e ne è venuta fuori sorridente ed estasiata, ha lasciato che dopo aver vissuto un incubo si ricominciasse a sognare.
History C
El matador è un «ragazzotto» di 35 anni, fisicamente inattaccabile, professionalmente integro, un atleta che non risparmia a se stesso la cura maniacale che lo ha portato da Palermo a Napoli e poi da Parigi al Manchester United: ha un curriculum vitae da stordire la fantasia più sviluppata ed una voracità ch’è rimasta intatta. Con i Red Devils, ora che s’è chiusa la Premier, ha messo assieme (solo) venti presenze e segnato due gol, una stagione statisticamente in controtendenza con la natura di un attaccante senza vuoti d’aria.
Il bomber di Iervolino
Poi magari si chiamano utopie, vai a capire come vanno certe trattative a quell’età, ma Iervolino ha sistemato nel proprio album per la ricostruzione inevitabile l’identikit di un centravanti che porta con sé in dote non solo i gol ma anche il coraggio e l’autorevolezza di chi ha vinto tanto e sa come si fa. Cavani è in scadenza, è un parametro zero ma costoso assai, perché i suoi contratti - quelli del passato - ovviamente sono stati ricchi e abbondanti: però questa è una fase nuova della sua vita, nella quale sono arrivati anche segnali dall’Argentina, un universo che può diventare concorrenziale per fascino e prestigio.
Il tentativo della Salernitana
La Salernitana è ancora piena della sua felicità,sta godendosi le ore successive ad un’impresa storica che ha pure le tracce di un miracolo, ed ha appena sistemato i propri pensieri, nei quali dovrà mettere ordine tra un po’, quando verrà avviato il primo, vero progetto completo dell’era Iervolino: Walter Sabatini, il regista che ha consentito in sei mesi soltanto di realizzare un kolossal, è il ponte che congiunge dal passato inquietante di gennaio al futuro da arricchire con nuove visioni paradisiache; e Davide Nicola, l’architetto di una salvezza apparsa irrealizzabile il 12 aprile, prima che cominciasse Sampdoria-Salernitana, è l’altro anello di congiunzione per proiettarsi oltre ciò ch’è stato in questi mesi da brividi. Poi c’è Edinson Cavani, il primo gioiello per la nuova collezione 2022-2023: un bomber per tutte le stagioni.