Roma, ora Hummels: i dettagli dell’affare. C’è un'alternativa clamorosa

Dopo l'arrivo di Hermoso e la partenza di Smalling i giallorossi a caccia di un altro difensore svincolato: nel mirino il tedesco, ma spunta il nome di Manolas
Roberto Maida
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ROMA - Il tappo è saltato: Chris Smalling vola in Arabia insieme al giovane Joao Costa. Dopo qualche tentennamento, dovuto alle perplessità della moglie Sam e ad alcune pendenze economiche con la Roma, ha accettato l’offerta dell’Al-Fayha: per due anni di contratto incasserà circa 10 milioni netti, rimpinguando il patrimonio prima di chiudere con il calcio giocato. Adesso la coppia Souloukou-Ghisolfi è pronta a ingaggiare il difensore che manca, undicesimo innesto di un’estate bollente. Il nome preferito è sempre Mats Hummels, che per curriculum e qualità sarebbe il rinforzo ideale per De Rossi, ma la trattativa con il totem tedesco non è ancora chiusa. La Roma ha offerto 2 milioni più i bonus fino a giugno - non sono pochi soldi considerando che lo stipendio va spalmato in dieci mesi e non dodici - con un rinnovo alle stesse cifre fino al 2026 al raggiungimento di un certo numero di presenze. Hummels, dopo essersi consultato con il padre Hermann che gli fa anche da manager, ha preso 24 ore di tempo per valutare altre proposte: una di queste arriva dal Galatasaray, che ieri ha preso intanto Osimhen dal Napoli. Curiosamente è il club al quale la Roma ha soffiato in extremis l’altro difensore, lo spagnolo Hermoso.

Roma, rush finale per Hummels

A Trigoria hanno tollerato la pausa di riflessione, perché mancano ancora due giorni prima della scadenza Uefa per le liste. Hummels, come gli altri svincolati, potrebbe anche essere tesserato più avanti ma non potrebbe giocare la prima fase dell’Europa League se l’accordo non venisse perfezionato entro domani sera. I contatti sono ripresi ieri sera quando Smalling si è deciso a raggiungere la Saudi League. A un certo punto la Roma ha temuto di doversi fermare perché il mercato arabo ha chiuso le proprie finestre a mezzanotte. Poi la svolta. «È stato un onore assoluto - ha scritto Smalling prima di congedarsi - e un grande privilegio. Sollevare un trofeo con la maglia della Roma è stato meraviglioso».

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Il saluto di Smalling alla Roma

Sono stati cinque anni sull’altalena, con due finali europee giocate da protagonista: memorabile la notte di Tirana, in cui Smalling giocò una delle partite migliori della carriera. Ma i tanti, troppi infortuni hanno rovinato il percorso. Lo scorso anno prima la rottura con Mourinho, poi l’impossibilità di recuperare una condizione decente l’hanno allontanato dalla squadra. In questo inizio di stagione, De Rossi non gli ha concesso neanche un minuto. Del resto la società voleva abbattere il monte stipendi e liberarsi di un calciatore di quasi 35 anni che non dava garanzie fisiche.

L'idea clamorosa: può tornare Manolas

Ora però serve un sostituto da pescare nello stagno degli svincolati. Se Hummels dovesse rifiutare la proposta, un’idea clamorosa porterebbe al ritorno di Kostas Manolas, greco di estrazione Olympiacos come Lina Souloukou, che ha un ottimo rapporto con De Rossi sin dai tempi in cui i due giocavano insieme. Come si ricorderà, segnarono entrambi nell’indimenticabile 3-0 contro il Barcellona. Da allora però sono passati sei anni. Manolas, classe ‘91, era tornato in Serie A nello scorso mese di gennaio. Anche in quel caso si era proposto alla Roma senza successo. E così si accasò alla Salernitana su chiamata del ds preferito, Walter Sabatini: l’esperienza, composta di sole 8 presenze, è stata disastrosa. A distanza di qualche mese, per tornare a Trigoria, Manolas accetterebbe un contratto annuale a meno di un milione netto. Difficile che si incastrino le volontà ma niente si può escludere ormai. Gli altri svincolati? L’eterno Sergio Ramos, l’ex Liverpool Matip e soprattutto Djidji, ex Torino. Il piano C sarebbe la promozione dalla Primavera del centrale sloveno Lovro Golic, classe 2006.


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