Dybala, arriva anche la madre. E la Roma non fa sconti

La mamma nella Capitale per aiutarlo a decidere sulla proposta araba. Il club giallorosso intanto ribadisce: non è arrivata nessuna offerta
Roberto Maida
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Siamo allo sprint della verità. Paulo Dybala deve pronunciare la sua sentenza entro poche ore: dentro o fuori. Il campionato è cominciato senza risolvere il caso, che probabilmente è costato già due punti in classifica alla Roma. I tifosi sperano ancora nel dietrofront, nell’intervento improvviso dei Friedkin che a un certo punto bloccano la trattativa araba, ma la decisione spetta esclusivamente al giocatore, che ieri è stato raggiunto anche dalla madre Alicia in città per un nuovo consulto familiare. L’Al-Qadsiah, il club saudita che ha formulato l’offerta, pretende una risposta dopo dieci giorni di corteggiamento per poi presentare la proposta economica alla Roma, che ha lasciato al mediatore Ramadani il compito di negoziare un accordo. È come la compravendita di un immobile, in cui l’agente concorda con l’acquirente una cifra che già sa essere convincente per il proprietario. Va da sé che a Trigoria, finché non sentono o leggono il suono di un’offerta, considereranno di poter contare su Dybala. Anche a tempo pieno contro l’Empoli, se De Rossi vorrà. 

Dybala, la seconda fase del mercato 

Si potrebbe chiudere intorno ai 10 milioni, meno della clausola rescissoria da 12 che è scaduta a fine luglio, sempre che si arrivi a dama. Non è tantissimo, per il valore assoluto di Dybala, ma è comunque una plusvalenza che a Trigoria giudicano ragionevole, due anni dopo aver ingaggiato Paulo da svincolato. Viceversa la Roma non accetterà giochi al ribasso: non regalerà il cartellino insomma. Perché non si è sbloccato tutto prima, consentendo al giocatore di scegliersi da solo la destinazione e alla Roma di pianificare con maggiore calma la sostituzione? Perché un mese fa, a parte qualche chiacchierata, una vera offerta non era stata presentata. Può suonare strano ma è così. Ad ogni modo l’eventuale separazione sarà soddisfacente per tutti. C’è chi sostiene sia stata la Roma a mettere alla porta Dybala, per motivi finanziari e anche di affidabilità fisica. La versione opposta invece sostiene che Dybala abbia chiesto di seguire la scia del denaro saudita per strappare l’ultimo grande contratto della carriera, su input del procuratore Carlos Novel che già in primavera sondava il mercato internazionale. Ma ormai la verità, che le parti forse esprimeranno a giochi fatti, conta soltanto per ricostruire con precisione la vicenda, non avrà altri effetti pratici. Quello che possiamo escludere è uno strappo tra Dybala e la Roma o tra Dybala e De Rossi. Se addio sarà, si materializzerà in un clima di assoluta cordialità. 

L'addio di Dybala e la reazione dell'ambiente

In conclusione va sottolineato un aspetto in questa vicenda: anche se in settimana sono comparsi striscioni e scritte che invitavano la società a non vendere il giocatore più rappresentativo, per non parlare della sollevazione popolare da social media, domenica sera a Cagliari i tifosi in trasferta non hanno dedicato neanche un coro a Dybala. La Curva Sud non ha ancora preso posizione in questa storia, quindi potrebbe anche non contestare la proprietà (tantomeno De Rossi) se e quando l’operazione fosse conclusa. 

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