Roma, altri cinque colpi: ecco le richieste di De Rossi

L’addio di Dybala riaprirebbe il mercato: alla fine del mese la rivoluzione sarà completa con nuovi innesti
Roma, altri cinque colpi: ecco le richieste di De Rossi© AS Roma via Getty Images
Roberto Maida
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Altri cinque ingressi. Non è un’esagerazione: tre titolari, due alternative. De Rossi aspetta entro la fine del mercato il completamento della rivoluzione. Ha avuto garanzie da Lina Souloukou e Florent Ghisolfi. Chi pensa che sia un allenatore aziendalista, ha ragione. Sempre della Roma, un pezzo del suo cuore, stiamo parlando. Ma chi immagina che sia disposto ad accettare tutto, pur di allenare la squadra che scorre nelle sue vene di tifoso, sbaglia di grosso. De Rossi riteneva semplicemente che la rosa avesse bisogno di un restyling globale. Serviva un processo di manutenzione e/o ristrutturazione sulla facciata del palazzo ma anche su impianti, tubi, muratura. Una squadra che conclude sei campionati di fila tra il quinto e il settimo posto deve necessariamente essere messa in discussione. E se arrivano le proposte giuste, nessuno merita lo status di intoccabile. Un esempio: De Rossi non avrebbe trattenuto neppure il pupillo Svilar, anche a Cagliari il migliore in campo, se fosse arrivata un’offerta tale da giudicarne conveniente la partenza per rinforzare altri ruoli. 

I nomi per il mercato della Roma. E con l'addio di Dybala... 

Il principio, che piaccia o meno, vale per tutti. Quindi Dybala, primus inter pares, non sfugge alla regola generale. De Rossi l’anno scorso lo ha fatto giocare sempre, perché ne ha riconosciuto da subito la differenza, tanto da paragonarlo per importanza a Totti. Non ne ha mai caldeggiato né ispirato la cessione, anche se qualcuno l’ha ipotizzato. Quando gli è stato detto - dal giocatore oltre che dalla dirigenza - che stava arrivando l’occasione araba, l’allenatore ha semplicemente chiarito: «Non lego nessuno che vuole andare via». Ma la sua tranquillità è determinata dal fatto che, come ha spiegato a Cagliari, la partenza di un giocatore forte non lo preoccupa a fronte di adeguata sostituzione. De Rossi vorrebbe il terzino destro che accompagna l’azione e presto lo avrà: Lorenz Assignon domenica ha salutato il Rennes con un eloquente giro di campo dopo aver contribuito alla rotonda vittoria contro il Lione. Ma arriverà anche l’ala sinistra che migliori l’imprevedibilità del gioco su quella fascia: Zalewski è stato una soluzione emergenziale. I nomi? Riquelme dell’Atletico Madrid piace molto, così come Chiesa. Ma sono due strade poco percorribili per motivi diversi. Zhegrova del Lilla costa meno, così come Boga che Ghisolfi aveva comprato per il suo Nizza. Ma è attesa anche una mezzala dinamica capace di ribaltare l’azione, uno tipo Soumaré del Leicester, che numericamente potrebbe sostituire Edoardo Bove, cercato dalla Fiorentina e dall’estero. Infine la panchina da integrare: un difensore centrale low cost che completi il pacchetto al posto di Kumbulla può essere Djalò della Juventus, già sondato dieci giorni fa per un prestito. E poi un vice Soulé di ruolo: se Baldanzi è ormai entrato nelle rotazioni di centrocampo, senza interventi sul mercato la seconda ala destra diventerebbe il giovane Joao Costa. A De Rossi non basta, chiaramente.


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