Roma, il terzino è Abdulhamid: sarebbe il primo arabo in Serie A

Il club giallorosso è pronto a prenderlo dall’Al-Hilal, ma non si ferma qui: offerto Boga, pupillo di Ghisolfi
Roma, il terzino è Abdulhamid: sarebbe il primo arabo in Serie A© Getty Images
Lorenzo Scalia
4 min

Il vento del deserto soffia sulla Roma. In entrata, infatti, si registra l’ipotesi di ingaggiare Saud Abdulhamid, terzino destro classe 1999 di proprietà dell’Al-Hilal, la squadra dove giocano Koulibaly, Milinkovic-Savic, Ruben Neves e Neymar. Il nome è spuntato quando si sono intensificati i dialoghi con alcuni intermediari legati al mondo saudita. Abdulhamid fa parte della nazionale allenata da Roberto Mancini e sarebbe il primo arabo a sbarcare in Serie A. Il costo non sembra proibitivo (4 milioni di euro) e l’eventuale acquisto di Abdulhamid - a volte utilizzato da difensore centrale - non esclude l’ingaggio di un altro terzino destro, come per esempio Lorenz Assignon del Rennes, per il quale però non c’è stato ancora un affondo. Non è da escludere nemmeno la pista Marc Pubill dell’Almeria, ritornato sul mercato dopo le visite mediche fallite con l’Atalanta e le mille polemiche sollevate dal padre. La Roma ha urgenza di sistemare la fascia destra: Karsdorp è fuori rosa, Kristensen non è stato confermato e al momento l’unico giocatore di ruolo risulta Celik se non si considerano i baby Sangaré e Mannini.

Boga, ritorno di fiamma

Un ritorno di fiamma. Il nome di Jeremie Boga è ricomparso prepotentemente in orbita Roma. Quasi inevitabile alla luce dell’incontro andato in scena a Trigoria tra Fali Ramadani, l’agente dell’ivoriano (ma anche di Chiesa e Pubill), e Florent Ghisolfi, dirigente giallorosso che ha come pallino proprio l’ex Sassuolo e Atalanta. Fu lui a metterlo nel mirino e quindi a portarlo al Nizza un anno fa. Adesso la storia si potrebbe ripetere con un viaggio di rientro in Italia. Boga, infatti, si è rilanciato in Francia chiudendo l’ultima stagione con un bottino di 6 gol e 6 assist. Palla al piede non si discute, ma non è riuscito a imporsi a Bergamo, dove non ha replicato le prestazioni viste con la maglia del Sassuolo di Roberto De Zerbi. Adesso, a ventisette anni, si trova nel pieno della maturità. Da giovane era considerato un fenomeno. Del resto, è cresciuto nelle giovanili del Chelsea e ha vinto la Youth League insieme ad Abraham, Tomori e Loftus-Cheek. Proprio l’attaccante inglese in un’intervista del passato aveva detto senza giri di parole: «Il giocatore più talentuoso con il quale ho giocato? Boga, nessun dubbio». Non Hazard, neanche Kanté o Thiago Silva. L’ivoriano è l’attaccante che dovrebbe coprire la casella di sinistra, dove però c’è abbondanza dato che in rosa ci sono sia Zalewski che El Shaarawy.          

Roma, le cessioni

A prescindere dalla questione legata a Dybala, Ghisolfi sta cercando di piazzare all’estero giocatori come Smalling e Paredes, che hanno ingaggi molto alti. Sulla carta non esistono incedibili. Lo stesso discorso vale per Zalewski, Abraham, Bove e forse anche Cristante. Il prezzo però lo fa la Roma. Non sono previsti sconti, né trattative al ribasso. I dialoghi sono aperti in più direzioni perché la Roma deve stare dentro certi parametri finanziari dopo gli imponenti investimenti fatti per Dovbyk, Soulé e Le Fée. 


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