Dybala, riunione nella notte tra Roma, agente e Arabia: cosa è successo

L’agente dell’argentino ha incontrato in serata Soulokou, Ghisolfi e gli emissari dell’Al-Qadsiah che punta ad avere a costo zero il cartellino del giocatore
Roberto Maida

ROMA - Esistono verità contrapposte che si avviluppano come edera influenzandosi vicendevolmente, con il risultato di oscurare la realtà. C’è qualcosa che non si capisce nella storia tesa tra Paulo Dybala e la Roma, in cui niente può essere dato per scontato, tanto più che la finestra trasferimenti in Arabia Saudita sigilla gli infissi solo a ottobre. Ma ora è il momento in cui la patina del non detto verrà lacerata. Ieri l’agente Carlos Novel è sbarcato in città. Sarebbe andato direttamente a Cagliari ma vista la situazione convulsa ha accelerato il viaggio per incontrare lo stato maggiore della Roma, con Lina Souloukou e Florent Ghisolfi pronti a riceverlo per chiarire i rispettivi punti di vista. La riunione è avvenuta ieri sera al primo piano della terrazza dell’Hotel de Russie, a due passi da Piazza del Popolo. Curiosamente era la dimora romana dell’ex presidente della Roma, James Pallotta. Al tavolo, tra un vino rosso e un sigaro, erano seduti anche gli emissari del club saudita interessato a Dybala, l’Al-Qadsiah. Il meeting dimostra che la Roma non ha affatto chiuso le porte alla cessione del talento più decisivo della squadra, anche a pochi giorni dall’inizio del campionato, dopo aver riscontrato delle difficoltà a piazzare altri elementi dello spogliatoio. Ma sulle cifre le versioni divergono non di poco. E sulla responsabilità della scelta esiste un’evidente distanza di narrazione tra la società e il giocatore. La cena in un albergo a cinque stelle, andata avanti fin dopo la mezzanotte, sarà servita a chiarire le rispettive posizioni. Da oggi nulla sarà come prima: siamo allo showdown. 

Dybala, che succede?

Si è creato un caso al quale nessuno avrebbe pensato la settimana scorsa, prima dell’amichevole con l’Everton. Poi De Rossi, cominciando la partita con Dybala in panchina e soprattutto con le dichiarazioni del post, ha aperto la strada a un’ipotesi: «Se qualcuno vuole andare via, non lego nessuno». Questa è la posizione che filtra dalla Roma: è Dybala che punta a strappare un contratto enorme dagli arabi per poi portare a Trigoria un’offerta concreta, che sarebbe vicina allo zero per il cartellino. Probabilmente l’ammontare della proposta è stato l’oggetto della chiacchierata notturna nel centro di Roma.

Dybala, la replica

Dybala invece assicura di non avere alcuna intenzione di lasciare la Roma per la Saudi League. Se avesse optato per i tantissimi soldi arabi, avrebbe accettato le offerte che gli erano arrivate quando la clausola rescissoria (scaduta a luglio) era ancora valida. Sarebbe andato via - semmai - se lo avesse chiamato una grande squadra europea decisa a puntare su di lui. Ne aveva parlato proprio a De Rossi a inizio estate. Ma non vuole uscire dal calcio d’élite a 31 anni perché con la Roma ha il rinnovo quasi automatico garantito fino al 2026: gli basta giocare metà dei minuti complessivi, nel triennio 2022-25, per prolungare l’avventura. Da Dybala filtra piuttosto che sia la Roma, impegnata a riequilibrare i conti, a volerlo vendere.


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Dybala, il precedente

Domenica la partita di Cagliari potrebbe formire una prova tangibile sulle intenzioni della Roma (e di De Rossi). Sempre che l’affare non si concluda prima, chiaro. Intanto, torna alla mente quanto successe esattamente un anno fa tra Roberto Mancini e la Figc, sempre con l’Arabia Saudita di mezzo. Anche in quel caso vennero raccontate due verità. Il passato ha espresso un verdetto: Mancini decise di prendere l’aereo per diventare il ct della nazionale saudita. Dybala per il momento preferisce rimanere con i piedi a terra. Ma per certificare il rifiuto definitivo occorre che qualcuno si assuma l’onere di affermarlo. Ammesso che sia possibile: al De Russie l’aria afosa sussurrava che la partita fosse appena cominciata.


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ROMA - Esistono verità contrapposte che si avviluppano come edera influenzandosi vicendevolmente, con il risultato di oscurare la realtà. C’è qualcosa che non si capisce nella storia tesa tra Paulo Dybala e la Roma, in cui niente può essere dato per scontato, tanto più che la finestra trasferimenti in Arabia Saudita sigilla gli infissi solo a ottobre. Ma ora è il momento in cui la patina del non detto verrà lacerata. Ieri l’agente Carlos Novel è sbarcato in città. Sarebbe andato direttamente a Cagliari ma vista la situazione convulsa ha accelerato il viaggio per incontrare lo stato maggiore della Roma, con Lina Souloukou e Florent Ghisolfi pronti a riceverlo per chiarire i rispettivi punti di vista. La riunione è avvenuta ieri sera al primo piano della terrazza dell’Hotel de Russie, a due passi da Piazza del Popolo. Curiosamente era la dimora romana dell’ex presidente della Roma, James Pallotta. Al tavolo, tra un vino rosso e un sigaro, erano seduti anche gli emissari del club saudita interessato a Dybala, l’Al-Qadsiah. Il meeting dimostra che la Roma non ha affatto chiuso le porte alla cessione del talento più decisivo della squadra, anche a pochi giorni dall’inizio del campionato, dopo aver riscontrato delle difficoltà a piazzare altri elementi dello spogliatoio. Ma sulle cifre le versioni divergono non di poco. E sulla responsabilità della scelta esiste un’evidente distanza di narrazione tra la società e il giocatore. La cena in un albergo a cinque stelle, andata avanti fin dopo la mezzanotte, sarà servita a chiarire le rispettive posizioni. Da oggi nulla sarà come prima: siamo allo showdown. 

Dybala, che succede?

Si è creato un caso al quale nessuno avrebbe pensato la settimana scorsa, prima dell’amichevole con l’Everton. Poi De Rossi, cominciando la partita con Dybala in panchina e soprattutto con le dichiarazioni del post, ha aperto la strada a un’ipotesi: «Se qualcuno vuole andare via, non lego nessuno». Questa è la posizione che filtra dalla Roma: è Dybala che punta a strappare un contratto enorme dagli arabi per poi portare a Trigoria un’offerta concreta, che sarebbe vicina allo zero per il cartellino. Probabilmente l’ammontare della proposta è stato l’oggetto della chiacchierata notturna nel centro di Roma.

Dybala, la replica

Dybala invece assicura di non avere alcuna intenzione di lasciare la Roma per la Saudi League. Se avesse optato per i tantissimi soldi arabi, avrebbe accettato le offerte che gli erano arrivate quando la clausola rescissoria (scaduta a luglio) era ancora valida. Sarebbe andato via - semmai - se lo avesse chiamato una grande squadra europea decisa a puntare su di lui. Ne aveva parlato proprio a De Rossi a inizio estate. Ma non vuole uscire dal calcio d’élite a 31 anni perché con la Roma ha il rinnovo quasi automatico garantito fino al 2026: gli basta giocare metà dei minuti complessivi, nel triennio 2022-25, per prolungare l’avventura. Da Dybala filtra piuttosto che sia la Roma, impegnata a riequilibrare i conti, a volerlo vendere.


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Dybala, riunione nella notte tra Roma, agente e Arabia: cosa è successo
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Dybala, il precedente