Dybala, c’è solo la Roma: la clausola rescissoria è scaduta

Né il club né l’argentino avevano in mente di creare uno strappo. Per De Rossi è al centro del progetto
Lorenzo Scalia
4 min

ROMA - Il macigno è scivolato via, di nuovo. È scaduta a fine luglio la clausola rescissoria di Paulo Dybala valida per l’estero. Funzionava così: bastava versare 13 milioni nelle casse della Roma per portarsi via il giocatore più amato dai tifosi. Dall’Arabia Saudita e dalla Premier ci hanno provato, chiedendo informazioni e trovando la porta chiusa da parte dell’entourage del numero 21. Dybala, del resto, non ha mai nascosto il desiderio di continuare a illuminare l’Olimpico. «Sono in Italia da quasi 12 anni e mi sto divertendo moltissimo. Sarebbe difficile andarmene perché qui sono cresciuto e sono diventato uomo», aveva detto una manciata di mesi fa. Aggiungendo poi una dichiarazione d'amore: «Non ho vinto la Champions League e neanche l’Europa League, ma questo sarà sempre il mio obiettivo. Voglio vincere il più possibile con la Roma».  

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Roma, il punto d'incontro con Dybala

Dybala e la Roma hanno giocato a carte scoperte, lanciandosi a vicenda segnali distensivi durante l’estate. Nessuno aveva in mente di creare uno strappo. Così i due mondi hanno trovato un punto di incontro: l’attaccante, del resto, voleva restare in giallorosso dopo il matrimonio con Oriana e De Rossi contava di metterlo al centro del progetto. Da falso nove o vero dieci, forse anche da undici e mezzo: cambia poco. L’argentino, in questo momento, ha un contratto che scade tra un anno (con opzione di rinnovo) e il suo stipendio è salito in questa stagione a quota 7,5 milioni più 2 di bonus. Una cifra molto alta. In futuro le parti si potrebbero sedere intorno ad un tavolo per spalmare l’ingaggio su più anni. Anche per evitare altri tormentoni sulle clausole rescissorie.  

Dybala e quell'amicizia con Soulé

Intanto, dopo il "benvenuto fratello” e l'abbraccio sparato sui social, Dybala sta prendendo le misure con Soulé durante gli allenamenti. Le sessioni a Trigoria sono scivolate via tra sorrisi e un’intesa già unica. I due attaccanti parlano la stessa lingua, in campo e fuori. Si annusano, si riconoscono, viaggiano in tandem nonostante la differenza d’età, in attesa di diventare un trio quando si unirà al gruppo Paredes, per la precisione il 4 agosto, direttamente in Inghilterra. Prima però ci sarà il debutto (non ufficiale) della coppia made in Argentina nell’amichevole contro l’Olympiacos. Già, sabato a Rieti andrà in scena un’anteprima speciale di Paulo e Matias, la doppia luce della nuova Roma. 

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