ALBUFEIRA (Portogallo) - L’unico centravanti non basta e nemmeno convince più: per questo Andrea Belotti rischia di lasciare la Roma dopo appena un anno. L’ipotesi ha preso piede durante il ritiro in Portogallo, quando Mourinho si è reso conto di non poterne sfruttare al massimo le caratteristiche. Dopo il lungo corteggiamento dell’estate scorsa, di cui l’allenatore era stato il principale fautore, il rapporto tra Belotti e la Roma si è rivelato una passione passeggera, non un amore duraturo. E Tiago Pinto, che lo avrebbe preso anche come vice Dzeko nel 2021, sta sondando il mercato per capire se può cederlo a un prezzo conveniente: in fondo, essendo arrivato a parametro zero, può garantire una plusvalenza.
Anno zero
Di sicuro Belotti non si aspettava questa situazione. L’anno scorso, per aspettare la Roma fino alla fine di agosto, aveva rinunciato a diverse proposte allettanti, dal Monaco alla Fiorentina. Scelta che gli era costata almeno un mese e mezzo di ritardo nella condizione atletica rispetto ai compagni. Mourinho lo aveva stimolato e rassicurato chiedendogli i gol che mancavano al repertorio di Abraham, quelli nelle mischie e nei finali arroventati. Belotti poi, pur avendo vinto l’Europeo con la Nazionale, in carriera si sarebbe misurato per la prima volta con una coppa internazionale, dopo i turni preliminari provati una volta con il Torino. L’idea insomma sembrava giusta per la sua carriera. Purtroppo i buoni propositi si sono scontrati con la realtà: zero gol in campionato, con la macchia del rigore sbagliato proprio contro il Toro, sono il risultato di una stagione disatrosa, nella quale anche un infortunio muscolare durante la pausa mondiale gli ha impedito di recuperare il tempo perduto.
Mistero
Belotti ha fatto un po’ meglio nelle coppe, segnando 4 gol complessivi e giocando una grande partita contro il Salisburgo. Quella notte meritò anche i cori e gli applausi dell’Olimpico dopo la sostituzione. Ma da un centravanti che nel bagaglio portava una dote da 106 reti in Serie A tutti a Trigoria si sarebbero aspettati di più. Per assurdo, sfiorando il gol della vittoria nella finale di Budapest, Belotti avrebbe potuto cancellare un anno di disagi. Ma la ruota della fortuna per lui non ha girato. Vai a capire perché.
Lo scenario
Eppure, dopo il grave infortunio di Abraham, la Roma gli ha rinnovato il contratto in fretta, esercitando un’opzione unilaterale, per il timore di rimanere senza uno specialista del ruolo. Eppure Belotti, felicissimo di legarsi al club fino al 2026, ha cominciato ad allenarsi con la solita abnegazione, stavolta sin dal primo giorno, sicuro che sarebbe riuscito a riscattarsi. Anche il compagno El Shaarawy, osservandolo nei primi giorni di ritiro, aveva notato che "Andrea sta benissimo, certi momenti negativi capitano a tutti gli attaccanti, e lui ha già segnato un paio di gol in amichevole". Già ma con il nuovo progetto tattico di Mourinho, che prevede la costruzione dal basso e una manovra basata sulla qualità del palleggio, Belotti rischia di faticare ancora di più. Ecco perché il futuro è tutto da scrivere: se arriva l’offerta giusta, per la Roma e per il giocatore, il Gallo proverà a rigenerarsi in un’altra squadra.