Leonardo Spinazzola riflette molto seriamente, mentre Paulo Dybala scruta il telefonino e le mappe per capire se davvero qualcuno stia cercando di portarlo via da Roma. Partiamo da Spinazzola, in ordine di probabilità. L’ipotesi di un trasferimento in Arabia Saudita, con l’Al Ahli che ha manifestato interesse per lui, sta prendendo corpo anche se un’offerta concreta, e quindi tangibile sul piano economico, non gli è stata ancora comunicata. Siamo alle battute iniziali di una negoziazione che Davide Lippi, il procuratore, sta curando con riservatezza, prima di presentarsi dalla Roma con una proposta seria. Ieri intanto il club di Gedda ha messo le mani su Roberto Firmino, centravanti svincolato dal Liverpool che piaceva a diverse società italiane. E non si fermerà, come le altre squadre del fondo Pif che stanno sconquassando gli equilibri del mercato internazionale.
Gli arabi comprano tutto, la Roma comincia a preoccuparsi
Per questo a Trigoria cominciano a preoccuparsi un po’ per Paulo Dybala, che ha ricevuto segnali arabi per ora ondivaghi e intermittenti ma anche molto temibili in prospettiva. Visto lo shopping compulsivo dei sauditi nelle ultime settimane non sarebbe sorprendente se un campione di questo livello venisse corteggiato. Così forse si spiega la frase pronunciata qualche sera da Francesco Totti a proposito della maglia numero 10 («Paulo può prenderla purché si impegni a rimanere a Roma 10 o 20 anni...»). Evidentemente qualcosa si sta muovendo anche intorno al corposo entourage di Dybala, che ha una clausola di rescissione valida per l’estero di appena 12 milioni con scadenza a fine luglio. Per i sauditi sarebbe l’equivalente di un caffè in un bar di periferia. In questa vicenda quindi conta esclusivamente la volontà del calciatore, che allo scoccare dei 30 anni potrebbe anche valutare un’offerta, se contenesse cifre capaci di sistemare il prodotto interno lordo di un’intera regione argentina.
L'addio di Dybala non è nemmeno contemplato dalla Roma
La Roma naturalmente non vuole neanche immaginare una partenza del suo campione. Che a dispetto dei problemi fisici è stato decisivo fino all’ultimo, con il rigore contro lo Spezia che è servito a difendere almeno un posto nell’Europa League. Diverso è il discorso a proposito di Spinazzola, che ha un altro anno di contratto e non è ancora mai stato chiamato per discutere il rinnovo. Con un costo annuo a bilancio di 11,7 milioni, Spinazzola è stato inserito nella lista dei calciatori cedibili. Mourinho non farebbe salti di gioia se dovesse perderlo. Anche perché poi la Roma dovrebbe prendere un sostituto di alto profilo. Ribalterebbe invece le scrivanie se fosse Dybala a piantarlo. Oggi intanto conoscerà il verdetto disciplinare sul caso Chiffi, dopo le quattro giornate di squalifica rimediate dall’Uefa.