Roma, l'operazione Scamacca non si fa in prestito: le condizioni

I giallorossi hanno il sì dell’attaccante, ma è dura con il West Ham: il club inglese vuole recuperare soldi. La missione a Londra ha permesso di mettere le basi per una trattativa
Roberto Maida
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Un pranzo informale a Londra, poi ognuno verso la propria destinazione: José Mourinho è partito per le “vere” vacanze nella sua Setubal, Tiago Pinto ha continuato la sua sessione di incontri inglesi con l’obiettivo di migliorare la Roma. Sistemando i conti e rinforzando la squadra, parallelamente. Nelle prossime ore sarà in Italia, anche per sistemare le ultime pratiche per l’ufficializzazione di Evan N’Dicka, per poi spostarsi a Milano. Ieri intanto ha cementato l’intesa con lo staff di Gianluca Scamacca, centravanti che la Roma ha individuato come valido sostituto temporaneo di Abraham, e ha sondato la dirigenza del West Ham per comprenderne da vicino le richieste.

Il nodo

La trattativa è in una fase embrionale. Scamacca non vede l’ora di tornare a Trigoria, il posto del cuore che ha lasciato molto presto per seguire la scia dei soldi in Olanda, e sta completando la convalescenza a Porto Cervo. Ha già fatto sapere a Tiago Pinto che sarà pronto per l’inizio del ritiro. Ma il West Ham, che ha appena vinto la finale di Conference contro la Fiorentina senza di lui, ha investito 36 milioni più 6 di bonus appena un’estate fa, comprandolo dal Sassuolo. A Londra Est sanno che recuperare una cifra del genere è impossibile at the moment. Ma neppure sono così contenti di lasciar partire in prestito un attaccante nel quale credono dopo averlo aspettato un anno intero (3 gol in Premier, 5 in Conference, tanti mesi di infortunio). Dunque la Roma deve pazientare, capire i programmi dell’allenatore David Moyes e poi cercare le condizioni meno vincolanti possibile: nell’eventuale accordo non dev’esserci l’obbligo di riscatto, a meno che non sia vincolato a un obiettivo ambizioso (tipo la qualifi cazione alla Champions League), perché è prevedibile che nel 2024 Abraham non sia vendibile, dopo 8-9 mesi di assenza per il grave incidente al ginocchio. E Abraham pesa per circa 8 milioni lordi sul monte stipendi. Scamacca tra l’altro, avendo lasciato la Serie A da una sola stagione, non potrebbe nemmeno usufruire del decreto crescita per alleggerirne l’ingaggio.

Alternative

Su questo fronte, il centravanti, Mourinho ha bisogno di certezze. Per questo può aspettare anche qualche settimana in più. Nel frattempo Eduardo Macia, direttore dello Spezia, ha confermato a Sportitalia quanto già sapevamo: "La Roma è interessata a Nzola". E’ un piano B che all’allenatore non dispiacerebbe, tanto è vero che i suoi collaboratori hanno parlato al giocatore dopo l’ultima di campionato all’Olimpico. Ma negli ultimi giorni la pista si è un po’ raff reddata. E’ addirittura freezato invece il sogno Morata, che l’Atletico Madrid per ora non cede in prestito. E che comunque guadagna tantissimo.

Il tunisino

In questa fase di valutazioni, intanto, sul telefonino di Tiago Pinto sono passati i nomi di altri giocatori, anche in altri ruoli. Ad esempio El Tucu Pereyra, in scadenza con l’Udinese. Ma alla Roma, che ha già preso Aouar in quel ruolo, non interessa. Più intrigante è giudicato il profilo di Ellyes Skhiri, nazionale tunisino di passaporto francese, anche lui svincolato dopo una grande stagione in Bundesliga, nel Colonia: Skhiri, classe ‘95, ha segnato 7 reti in campionato, che per un centrocampista non sono poche. Due Mondiali già alle spalle, è seguito dalla stessa scuderia di Scamacca. Forse non è un dettaglio.


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