Roma, sbarco visite e firme: N'Dicka ha scelto Mourinho

Il centrale ha lasciato l’Eintracht accettando i giallorossi, oggi sarà a Trigoria. Dopo Aouar è il secondo rinforzo a costo zero per lo Special One
Jacopo Aliprandi
4 min

Schivo, riservato, discreto. Forse è anche per questo che Evan N’Dicka quando è sbarcato a Ciampino, ieri mattina, ha deciso di salire subito sul van senza avvicinarsi ai cronisti e fotografi che erano al terminal privato dell’aeroporto per un suo primo scatto da giallorosso. Il suo agente ha preferito rinviare le foto ufficiali a dopo le firme, ma di fatto il suo assistito è un nuovo calciatore della Roma, pronto a cominciare questa sua nuova avventura dopo quella di successo all’Eintracht Francoforte. Ieri N’Dicka è sbarcato a Ciampino poco dopo mezzogiorno accompagnato dalla famiglia e uno dei procuratori: salito sul van messo a disposizione dal club, tra qualche scatto rubato durante l’uscita dal terminal, è stato portato nella clinica Villa Stuart per sostenere le visite mediche d’idoneità sportiva. Oggi invece sarà a Trigoria per la firma sul contratto quinquennale a circa tre milioni di euro netti a stagione.

Effetto Mou sulla decisione

Un arrivo importante per la Roma, chiuso dopo mesi di trattative e riuscendo a battere la concorrenza di diversi club interessati, sia italiani che esteri. Ad aprile (quando abbiamo registrato l’operazione), le parti stavano già trattando e Pinto aveva incontrato l’entourage del giocatore in almeno due occasioni. L’importante offerta economica (al di là della qualificazione in Champions), la maglia da titolare e il solito appeal di Mourinho hanno fatto la differenza sulla scelta del giocatore che ha rifiutato Barcellona e Milan. Anche nelle ultime settimane quando i rossoneri si erano rifatti sotto, l’ivoriano ha voluto mantenere la parola data alla Roma. Già oggi, probabilmente stasera, il giocatore lascerà la capitale per rispondere alla chiamata della nazionale ivoriana impegnata il 17 contro lo Zambia. Il ragazzo ha infatti scelto di rappresentare il Paese della madre (a cui è legatissimo) e non quello del padre (il Camerun), e di fronte alla prima convocazione la Roma è riuscita in extremis ad anticipare le visite mediche inizialmente previste per domani e che sarebbero potute slittare a dopo l’impegno con la Costa d’Avorio. N’Dicka ha a lungo aspettato anche la Francia, poi ha invece dirottato sulla nazionale degli “Elefanti” che gli permetterà di giocare il prossimo gennaio anche la coppa d’Africa.

Le caratteristiche del giocatore ivoriano

Lo studio degli avversari è il suo pane quotidiano. N’Dicka nei suoi anni in Bundesliga ha imparato a lavorare tanto sulla preparazione delle gare, sull’analisi di chi andrà poi ad affrontare in campo. Perché nonostante i 192 centimetri e gli 80 chili, l’ivoriano non basa tutto il suo lavoro difensivo sulla fisicità, ma lavora molto anche sulla tattica. Tra i suoi idoli c’è Koulibaly, è un giocatore dal sangue freddo, non si lascia prendere dalla foga, ma riesce a tenere a freno le emozioni durante i novanta minuti per rimanere lucido e concentrato. Un aspetto che ha imparato dai genitori (separati da quando era piccolo), ma che lo hanno sempre aiutato a essere equilibrato e a non esporsi mai più del dovuto. E così fa anche nella vita. Ha un profilo Instagram, con tanto di spunta blu: troverete praticamente solo foto di campo e molto poco sulla sua vita privata. Non a caso ha “solo” 60mila follower. Non certo numeri da calciatore professionista, vincitore dell’Europa League nel 2022 ed eletto nello stesso anno anche miglior difensore della Bundesliga. "Non mi piace mostrarmi - ha dichiarato in una intervista passata - viene dalla mia educazione, i miei genitori mi hanno sempre detto di essere discreto. Nella mia famiglia nessuno ha Instagram. Se non fossi stato un calciatore avrei fatto una vita tranquilla, forse il fotografo". Ma da giocatore Evan è pronto per nuove foto, e sogna scatti vincenti da inserire nel suo album tutto romanista.


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