ROMA - È il cugino di Royston Drenthe, poderosa meteora del Real Madrid, che a sua volta è il nipote di Edgar Davids, grande obiettivo mancato della Roma di Fabio Capello. Georginio Gini Wijnaldum è un incrocio di storie olandesi, oltre che un grande centrocampista. Ed è il sesto giocatore di maglia arancione a rappresentare la Roma.
Tutti gli olandesi sono arrivati con una proprietà americana
Curiosamente, tutti gli olandesi sono arrivati con una proprietà americana. Ai tempi del trio Gullit-Van Basten-Rijkaard, ma anche prima, Trigoria era per lo più frequentata dai sudamericani. Il primo olandese a firmare per la Roma è stato un portiere, Maarten Stekelenburg, che nella prima estate della gestione Pallotta arrivò dall’Ajax. Era il titolare della sua nazionale, fresco finalista del Mondiale 2010 in Sudafrica, ma in Italia non dimostrò quasi mai le sue qualità, anche per un infortunio alla spalla che ne condizionò il percorso. Capitò peraltro in un periodo sfortunato perché con Luis Enrique, praticamente un debuttante della panchina, la squadra era in assetto sperimentale mentre l’anno dopo con Zeman, profeta del calcio offensivo, nessun portiere sarebbe stato particolarmente felice.
Da Strootman a Wijnaldum
Decisamente più azzeccato fu l’acquisto di Kevin Strootman, grande amico di Wijnaldum, acquistato dal Psv Eindhoven nell’estate 2013. Per quanto ha mostrato nei primi sei mesi alla Roma, che cominciò quel campionato con 10 vittorie di fila, Strootman è stato uno dei migliori centrocampisti della Serie A. Purtroppo l’infortunio al ginocchio, che ha aperto un vero calvario personale, lo ha travolto. Strootman non si è mai del tutto ripreso anche se, prima di lasciare la Roma per il Marsiglia nello smarrimento dello spogliatoio, si tolse lo sfizio di giocare una semifinale di Champions League.
Gli altri olandesi
Gli altri olandesi? Trascurabile la presenza di Urby Emanuelson, un esterno che servì soprata comprare Manolas dall’Olympiacos, mai convincente l’impatto di Justin Kluivert, che la Roma sta cercando di vendere in Inghilterra dopo averlo prestato a Lipsia e Nizza, mentre deve essere ancora scritta la storia di Karsdorp. Rick ha cominciato male a causa dei problemi fisici ma poi è diventato un titolare inamovibile, sia con Fonseca che con Mourinho. E ora, come Wijnaldum, punta al Mondiale.