Piccareta: "Volpato una gioia. Ora tocca a Faticanti"

Alla Roma ha lanciato tutti i giovani gioielli. Di Zalewski dice: "Avete visto il 50% del repertorio"
Piccareta: "Volpato una gioia. Ora tocca a Faticanti"© Getty Images
Roberto Maida
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ROMA- I maestri di calcio, gli allevatori di talenti, hanno un compito affascinante quanto ingrato: formare e plasmare per poi accettare che del prodotto finito godano altri. Fabrizio Piccareta si è calato per molti anni nel ruolo di allenatore del settore giovanile e, oltre a vincere uno scudetto con l’Under 17, nel suo percorso alla Roma ha lanciato gente come Zalewski, Bove, Volpato, da ultimo anche il cucciolo Faticanti, di cui si sta accorgendo anche Mourinho. Lo scorso anno ha lasciato Trigoria da campione d’Italia per seguire il dirigente Massimo Tarantino, che lo aveva voluto come tecnico della Primavera alla Spal. Ma non è andata. 
 
Perché? 
«Bella domanda. Non lo so, anzi lo so ma è meglio che non lo spieghi. Dinamiche interne». 
 
Qualcosa non ha funzionato. 
«Quando sono stato esonerato, a tre giornate dalla fine del girone d’andata, eravamo a due punti dalla salvezza diretta. Avevamo un’identità». 
 
La Spal è finita in Primavera 2... 
«Dà fastidio leggere che la squadra sia retrocessa nonostante il cambio di allenatore. Senza nulla togliere a chi ha preso il mio posto, Paolo Mandelli, la squadra è retrocessa proprio a causa del cambio di allenatore. Sono i numeri a confronto a dimostrarlo». 
 
E adesso che fa? 
«Aspetto la chiamata giusta. Non sono uno che si sponsorizza, ho avuto delle occasioni (Vis Pesaro in Italia, Swindon Town in Inghilterra, ndr), vediamo». 
 
Intanto può godersi a distanza l’esplosione di Volpato. L’ha voluto lei alla Roma. 
«Sono contento che nella vostra intervista Cristian l’abbia sottolineato. Me lo segnalò dall’Australia il mio amico Tony Basha, con la sua accademia. La Roma è stata brava a prenderlo». 


 
Che prospettive ha? 
«Le potenzialità sono enormi. Ha un modo ancora infantile di divertirsi con il pallone che lo fa sembrare acerbo. Ma questa è anche la sua forza. Crescendo imparerà a gestire i tempi di gioco e la velocità di esecuzione. Spero solo che, alla Roma o altrove, possa giocare con continuità: Volpato è uno che in panchina si immalinconisce». 
 
Zalewski lo ha visto lei, prima di altri. 
«Posso dire che nella Roma ha espresso solo il 50 per cento delle sue qualità, perché si è adattato in un ruolo diverso dal suo. Ricordate l’azione di Leicester con assist per Pellegrini? Da trequartista può farne 20 a partita di giocate così». 

Bove?  
«E’ già un centrocampista completo. Pronto per qualunque squadra. Un Frattesi con tre anni di meno». 
 
E ora arriva Faticanti. 
«Giacomo è nato maturo. Davanti alla difesa non sbaglia mai una scelta. Sono pronto a scommettere che in questa stagione debutterà in Serie A».


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