ROMA - Anche un semplice messaggio di auguri, pubblicato sui social per omaggiare il compleanno del milanista Leao, è diventato un argomento di dibattito su Nicolò Zaniolo, il calciatore più esplosivo e precario della storia recente della Roma. Il futuro del nostro, nonostante il gol di Tirana, è solido quanto una fogliolina su un parabrezza, perché dipende dagli umori del vento. Non tira aria di rinnovo contrattuale (scadenza 2024), circostanza che ha deluso il giocatore, ma neppure di off erte stratosferiche che possano suggerire alla Roma il commiato. Eppure l’estate del mercato è così, volatile come un bond venezuelano, e nasconde scenari al momento imprevedibili. Se il Milan di Leao, o magari la Juventus, entrano in scena con decisione, la fogliolina scende giù dal vetro. O dal bus scoperto dove Zaniolo, cantando a squarciagola e non mantenendo alcun contegno nei festeggiamenti per la Conference, aveva dimostrato orgoglio personale e attaccamento alla causa romanista.
Le riflessioni
Lo stallo nelle trattative, l’inerzia nelle decisioni, sono elementi che generano legittimi dubbi, sia da parte di Zaniolo che da parte della Roma. In una vicenda che Mourinho sta seguendo con interesse ma senza particolare agitazione: per un allenatore avere Zaniolo è sempre un vantaggio, al di là di qualche peccatuccio comportamentale che si perdona a qualunque ragazzo di 23 anni. Ma un piccolo motivo di riflessione si impone: se nessuno si presenta con una proposta concreta, superiore ai 40 milioni, Zaniolo rischia di rimanere a Trigoria per mancanza di alternative reali, non per la convinzione del club di investire sulla sua definitiva rinascita. La Roma del resto oggi non può garantire pensioni, avvolta com’è nei debiti (e nelle perdite) ereditati dalla precedente gestione. I Friedkin preferiscono dunque non impegnarsi in un contratto lungo e pesante, fi nché non avranno percepito con i loro occhi contabili che questo talento non può essere disperso. Un tempo di attesa che può rivelarsi scivoloso.
Zaniolo e la Roma in attesa
Allora meglio non sbilanciarsi. Il procuratore di Zaniolo, Claudio Vigorelli, non è uno squalo delle negoziazioni e punta al bene del giocatore, oltre che al tornaconto professionale. I rapporti con la Roma sono rimasti sempre buoni, nonostante le differenti visioni, e non verranno rovinati neanche ora, nell’estate calda. Zaniolo sa che se arriva una buona proposta la Roma lo lascerà andare. La Roma sa che se Zaniolo non si muove dovrà prima o poi discuterne il contratto, per evitare di perdere potere d’acquisto nel 2023. Si va avanti in un clima di armonia, insomma, in attesa di eventi che nessuno oggi può controllare.
Maturità Zaniolo
Da parte sua Nicolò si sta impegnando per dimostrare la sua maturità, anche durante le vacanze nelle quali ha fatto volentieri il padre, coccolando il piccolo Tommaso in Sardegna in compagnia della ex compagna Sara. Ha lavorato anche sul cor po, con allenamenti e sedute di fi sioterapia per gestire al meglio le ginocchia incidentate. Il 4 luglio, quando la Roma ha fissato il raduno per la nuova stagione, vuole farsi trovare pronto, senza chili in eccesso, per vivere al massimo il suo anno uno: dopo il comprensibile rodaggio, e la ritrovata autostima, è sicuro di poter diventare la fortuna della squadra in cui giocherà. A cominciare dalla Roma, che già si è cautelata con obiettivi alternativi per non trovarsi spiazzata davanti a una separazione repentina ma non si sbarazzerà di lui a condizioni sfavorevoli. Dai grandi dilemmi possono nascere persino grandi racconti.