Lukaku al Napoli, la firma slitta ancora: tutti i motivi del ritardo

Ancora attesa per l'acquisto dell'attaccante belga da parte del club di De Laurentiis: ecco i dettagli da limare sul contratto
Fabio Mandarini
4 min

NAPOLILimmagine è tutto, come da famoso slogan pubblicitario. Ma quella di Romelu Lukaku è ancora un po’ sfocata: una fotografia che rende perfettamente l’idea di quello che è accaduto ancora ieri, secondo giorno di trattative intense e a tratti estenuanti tra il Napoli e Federico Pastorello, l’agente del giocatore, per sistemare la questione dei diritti d’immagine. Il problema è legato allo sponsor tecnico e dunque al contratto che Rom ha sottoscritto con un’arcinota multinazionale dell’abbigliamento sportivo: un nodo intricato, considerando che il club di De Laurentiis avoca a sé l’intera gestione dell’immagine dei suoi tesserati e in ballo ci sono certe spettanze, ma anche un nodo che non strozzerà l’acquisto del centravanti dal Chelsea.  

I dettagli da limare

Le parti non mettono in discussione l’affare nonostante le difficoltà, ma è ovvio che il ritardo ha creato un disagio innanzitutto a Conte, considerando che secondo i programmi iniziali Lukaku avrebbe dovuto svolgere le visite mediche entro oggi e secondo le aspettative più rosee - facciamo ideali - avrebbe dovuto cominciare ad allenarsi insieme con la squadra già alla ripresa. Ma così non sarà. Però non è detto che oggi non possa comunque diventare una giornata fondamentale. Magari anche il giorno di Rom: il Napoli e l’agente stanno lavorando per risolvere la storia al volo, così da sbloccare l’arrivo del giocatore in Italia entro metà settimana, con Roma prima tappa per le visite mediche a Villa Stuart. E comunque in tempo per consentirgli di andare in panchina contro il Parma, sabato al Maradona.  

Le condizioni di Lukaku

Lukaku, nel frattempo, attende la soluzione del caso-immagine in Belgio: ha fretta di rimettersi di ballo con una squadra vera e di iniziare una nuova vita con il suo allenatore totem a Napoli, dopo aver trascorso l’estate ad allenarsi in solitudine da separato in casa del Chelsea a Cobham. Per il momento si sta dedicando ai figli, Romeo e Jordan, senza trascurare la preparazione fisica: lo staff di Conte gli ha spedito programmi ad hoc già a luglio, così da non presentarsi troppo indietro rispetto ai compagni, e sebbene abbia sempre lavorato e sia sempre stato attento a curare la forma fisica, è ovvio che dovrà trovare il ritmo partita. L’ultima volta risale al 1° luglio all’Europeo, ottavi Francia-Belgio.  

McTominay e Osimhen

Chi sarebbe già pronto all’uso, invece, è Scott McTominay, il centrocampista della nazionale scozzese che il Napoli ha bloccato nel corso dell’ultima missione in Inghilterra del ds Manna: ci sono l’accordo con il Manchester United, il club proprietario del cartellino, e anche quello con il giocatore. Un affare da 30 milioni. Lo United sta definendo con il Psg l’acquisto di Manuel Ugarte, l’uomo che scambierà il posto in rosa con McT, e a seguire sarà pronto per Conte. La mancata cessione di Osimhen sta rallentando ma non ostacolando il mercato, considerando quanto Adl ha investito finora, ma se Victor non sarà ceduto entro venerdì sarà proibitivo immaginare il doppio colpo da Premier McTominay-Billy Gilmour. Il Brighton, nel frattempo, ha ufficializzato l’acquisto di Matt O’Riley dal Celtic, l’ipotetico sostituto di Billy, ma la questione al momento è congelata. Pendono tutti dalle labbra del Napoli.  

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