Napoli, il gioco dei 9: Lukaku c’è, ma Osimhen blocca tutto

Il Chelsea ha escluso l’attaccante dalla tournée estiva negli States. Per il bomber azzurro manca l’intesa con il Psg
Fabio Mandarini
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NAPOLI - È i l gioco dei 9. Anche se in fondo assomiglia tanto a una guerra di nervi. Il Napoli partirà domani per il ritiro di Castel di Sangro, la seconda fase della preparazione estiva dopo gli undici giorni trascorsi a Dimaro, ma la situazione di Victor Osimhen non s’è ancora sbloccata: se oggi non ci saranno novità tali da giustificarne l’esclusione, Osi sarà regolarmente convocato per il ciclo di lavoro in Abruzzo fino a novità. Di conseguenza, in questo momento è congelata anche la posizione di Romelu Lukaku, l’altro uomo dell’incastro di centravanti che si sviluppa sui lati del triangolo Napoli-Parigi-Londra. Congelata o giù di lì. Rispetto al biondo collega, infatti, Rom può raccontare una novità, anche rilevante: il Chelsea, infatti, non lo ha convocato per la tournée negli Stati Uniti che fino all’8 agosto vedrà i Blues all’opera contro Vrexham, Celtic, Club America, Manchester City e Real Madrid; e come lui anche il talento nazionale Casadei, Kepa, Chalobah, Fofana e Sarr. Insomma, un segnale importante. In linea con la tribuna - cioè la sedia a bordocampo - da cui sabato scorso Osimhen ha guardato l’amichevole di chiusura del ciclo a Dimaro contro il Mantova, pur avendo partecipato alla seduta di allenamento della mattina: questione di feeling di mercato. Di connessione: di questi tempi, certe storie vanno lette e interpretate così. Al netto delle smentite di sorta che fanno parte del gioco. Il gioco dei 9.  

Napoli, Lukaku resta in attesa. E il Psg su Osimhen...

Nel caso di Lukaku, comunque, non c’è versione ufficiale o di facciata che tenga: Maresca ha escluso dal viaggio negli States, con partenza sulle strade della California, sia lui sia gli altri uomini in odore di cessione (o comunque inseriti nella lista dei partenti). Romelu, in questo momento, è ancora in vacanza post Europeo: a tessere la trattativa tra Napoli e Chelsea, in veste di intermediario, c’è l’agente Federico Pastorello. Il piano del ds Manna, a dispetto di una clausola rescissoria da 37,5 milioni di sterline (circa 44 milioni di euro), è di chiudere l’affare con i Blues intorno ai 25 milioni più bonus; per il giocatore, invece, è pronto un triennale da circa 10 milioni lordi, con tutti i benefici del Decreto Crescita. Bene, cioè più o meno: la trattativa tra il Napoli e il Paris Saint-Germain è finita in freezer. Già da un paio giorni: non c’è ancora l’intesa. Sul prezzo e sui valori: il Psg non ha intenzione di andare oltre i 90 milioni finiti dentro il precedente pacchetto con l’incedibile Kvara; e il Napoli, forte della clausola rescissoria da 130 milioni inserita nel contratto di Osi, non vuole rinunciare a un affare a tre zeri. Ovvero: i francesi vogliono un sostanzioso sconto, mentre il club azzurro non vuole allontanarsi troppo dai parametri stabiliti e intende chiudere il colpo a una cifra superiore ai 100 milioni. Per la cronaca: gradirebbe in parziale contropartita il trequartista coreano Lee Kang-in, però Luis Enrique ha posto il veto. La distanza, insomma, c’è ed è anche notevole, ma il Psg vuole Osimhen e Osimhen vuole Parigi. Non il secondo ritiro con il Napoli: c’est la vie, ad oggi è così. Magari in giornata cambia la scena: si vedrà.  

Osimhen, sullo sfondo c'è sempre l'Arabia

Sullo sfondo, nel frattempo, torna a fare capolino l’Arabia Saudita: l’Al-Ahli e l’Al-Hilal s’erano già interessate a Osi, e anzi un anno fa l’Al-Hilal di Koulibaly e Neymar s’era spinto a offrire oro e petrolio sia a lui sia al Napoli, ma poi non se ne fece nulla. In questa fase, la Saudi potrebbe tornare a essere un’alternativa nel ventaglio: Victor ha voglia di restare in Europa, questo è chiaro, ma nel mercato non si sa mai. È il gioco dei 9, signore, signori e centravanti. 

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