Osimhen ostaggio di una clausola: il Napoli aspetta. Chi può comprarlo

Ostaggio dei 130 milioni necessari per liberarsi. Il ds del Psg Ocampos lo stima: il loro rapporto è nato nel Lilla
Davide Palliggiano
4 min
Con il suo suv azzurro, intorno alle 8.15, è stato tra i primi ad arrivare ieri mattina a Castel Volturno. All’uscita, più o meno quattro ore dopo, Victor Osimhen non ha tirato dritto, anzi, s’è fermato per accontentare i tifosi che l’aspettavano all’esterno del Training Center. Una decina di minuti di selfie, gli autografi, forse gli ultimi, su maglie, palloni, anche un paio di scarpe bianche che un tifoso gli ha chiesto di personalizzare con la sua firma. Aveva da poco sostenuto le visite mediche e i test fisici di rito, il nigeriano, convocato da Antonio Conte per il primo giorno di scuola, quello dei test attitudinali. Sorridente, disponibile, affettuoso con gli addetti alla security, come se nulla fosse. In cuor suo, però, sa che questi potrebbero essere gli ultimi giorni a Napoli, nonostante il futuro sia ancora piuttosto nebuloso.  

Osimhen e quel sogno Premier League: i dettagli

Sul contratto, però, c’è il 30 giugno 2026 come data di scadenza. Pertanto, in mancanza di accordi tra il Napoli e chi avrà voglia di prenderlo, vestirà le divise d’allenamento, indosserà la N sul petto, insomma, sarà ancora un calciatore azzurro fino a prova contraria, con tutto ciò che ne consegue. Oggi arriverà di nuovo a Castel Volturno per ulteriori test, poi domani mattina s’allenerà con la squadra e nel pomeriggio salirà sul volo per Verona e infine sul pullman per Dimaro Folgarida. Come sarà accolto dai tifosi presenti in Trentino, è tutto da vedere. Qualcuno, timidamente, gli ha chiesto di restare, ma l’ambizione di giocare in Premier League è ancora lì, nel cassetto dei desideri, in attesa che qualche club inglese paghi la clausola, lo apra e trasformi il sogno di Osi in realtà. Le pretendenti, però, sono altre. Almeno per il momento. C’è il Psg, che s'è rifatto vivo e che i famigerati 130 milioni li avrebbe eccome. Luis Enrique lo stima, il direttore sportivo Luis Campos, che lo portò a Lilla, l’adora: Osimhen avrebbe un posto garantito, da centravanti, con un bel po' di fuoriclasse attorno e la sola, timida concorrenza di Gonçalo Ramos, visto che Kolo Muani i parigini hanno intenzione di cederlo. Nella Ville lumière, poi, Victor è quasi di casa: è una delle sue mete preferite nei giorni liberi, che sia in compagnia di amici o della famiglia.  

Osimhen, occhio anche all'Arabia

Tra una settimana esatta, però, apre il mercato in Arabia Saudita e lì, interessato a Osi, c’è sempre l’Al Ahli, alla disperata ricerca di un centravanti. Destinazione che Victor però non sembra gradire, nonostante l’aspetto economico da non sottovalutare. La Premier, in una squadra che magari giochi la Champions, resta la sua priorità. Il Napoli lo sa, Conte anche, ma nel frattempo l'allenatore gli ha stretto la mano a Castel Volturno e s’è presentato di persona, ben consapevole della situazione in cui si trova il nigeriano. Per il momento, nell’attesa che qualcuno bussi concretamente alle porte del Napoli e del suo procuratore, Victor sorride, firma autografi, non si nega ai selfie e veste ancora l'azzurro. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA