Napoli, ore decisive per Buongiorno

Intesa raggiunta con il Torino, ora si cerca l’accordo per l’ingaggio del difensore della Nazionale
Davide Palliggiano
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NAPOLI - Ogni giorno che passa, il Napoli e Alessandro Buongiorno sono sempre più vicini. Trovato ieri l’accordo con il Torino, adesso manca soltanto il sì definitivo del giocatore. Si discute, si tratta, si cerca di venirsi incontro anche perché da entrambe le parti la volontà è chiara, ed è quella di affrontare un viaggio insieme, sotto la guida di Antonio Conte. Il ds Giovanni Manna ha incontrato di nuovo Giuseppe Riso, l’agente del difensore. Dopo la cena di martedì, in un ristorante di Milano, c’è stato un altro appuntamento per avvicinarsi ancor di più, per far quel passo avanti che porterà alla chiusura definitiva dell’affare. Si parla di numeri e di sfide professionali: di un quinquennale che partirebbe da 2,5 milioni netti a salire, ben altre cifre rispetto agli 800mila a stagione che Buongiorno guadagna al Toro. Non vengono lasciate da parte le emozioni, visto che per Buongiorno questo è un passo importante della sua vita, non solo calcistica. A Torino e nel Torino c’è nato e cresciuto e la sua squadra l’ha lasciata solo per andare in prestito un anno a Carpi e un altro a Trapani. Ora è giunto il momento del grande passo, nonostante l'opportunità di diventare il capitano dei granata, vista la partenza di Ricardo Rodriguez.

Napoli, c’è l'intesa con il Torino

La distanza tra l’offerta del Napoli e la richiesta del Torino, già non enorme, è stata colmata con un piccolo sforzo da entrambe le parti. De Laurentiis ha messo sul piatto trentacinque milioni più cinque di bonus, Cairo ne chiedeva quaranta secchi. I due club si sono incontrati a metà strada, anche perché altri disposti a investire quelle cifre su Buongiorno non ce n’erano. Il Toro sperava che un eventuale debutto all’Europeo facesse salire il prezzo, ma Spalletti non gli ha dato neanche una chance e la valutazione del cartellino è rimasta lo stessa, senza che facesse capolino qualche club straniero, magari di Premier, con una certa liquidità a disposizione. Buon per il Napoli, che non ha dovuto partecipare ad aste per un difensore che Conte conosce bene, anche di persona, dopo averlo incontrato casualmente in un ristorante di Torino poco prima che partisse per il ritiro della Nazionale. È convinto possa essere un degno erede di Kim, mai trovato nell’ultima, sciagurata stagione. Un centrale mancino giovane, con ampi margini di miglioramento, perfetto per la difesa a tre del nuovo allenatore. Marcatore asfissiante, ma con buon piede. Pezzo pregiato che costa e che entra nella top five degli acquisti più costosi della storia del Napoli dopo Osimhen, Lozano, Higuain e Manolas. Un giocatore che può esplodere definitivamente sotto la guida di Conte. Dopo Rafa Marin, Buongiorno è un altro innesto importante per un reparto che l’anno scorso ha fatto acqua da tutte le parti. Si riparte dalla difesa, per garantire al Napoli una stagione da protagonista.


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