Napoli, il triciclo di Aurelio per Antonio

Leggi il commento sulle reazioni dell'ambiente napoletano all'arrivo di Antonio Conte
Napoli, il triciclo di Aurelio per Antonio© ANSA
Mimmo Carratelli
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Giornate calde, tattica e cazzeggio allo chalet di Peppino cameriere a Mergellina, discussioni serrate sul Napoli che verrà, il gioco, il modulo, la grinta, la Pinta e la Santa Maria. Da quando Calzona è partito c’è una grande novità, annuncia Salvatore pittore di alici, De Laurentiis ha detto in televisione che il nuovo anno porterà una grande trasformazione, si giocherà in difesa compreso quando è festa e ci sarà chi metterà cinque centrocampisti alla finestra. Catenaccio e contropiede, chiede Gennaro Piromallo salumiere. Non fate i furbi, non confondete le acque, proclama don Ciccio portiere di palazzo. Ma Conte è giochista o risultatista, domanda don Peppino parcheggiatore allusivo. È trappista, un seguace del Trap, chiarisce Saverio Malaspina ragioniere. Allora è un risultatista, conviene Giacomo Frollo pasticciere alla Pignasecca. Costruirà un Napoli quadrato sull’ipotenusa, compatto, corto, col raggio d’azione tre e quattordici, azzarda Pasquale Pazienza giornalista on-line. E sulle fasce la corsa dei cateti, conclude Gennaro Piromallo salumiere. Basta, urla don Ciccio portiere di palazzo, di calcio capite zero, Conte è un allenatore vincente. Vincente m’è padre a mme, commenta Carminiello-a-rezza pescatore di fravaglia. Farà giocare il Napoli compatto, in trenta metri, ipotizza Totonno Speranza direttore di centro commerciale.

Gli piace vincere di corto muro, osserva Carmelo Mirabello regista di teatro popolare. Non è come dite voi, obietta don Ciccio portiere di palazzo, il Napoli di Conte farà gioco e fiamme. Conte è un allenatore focoso, ma se ci parli è un uomo amabile, una pasta d’uomo, osserva Salvatore pittore di alici. Allora è per il calcio-barilla, commenta don Peppino parcheggiatore allusivo. Abbiamo un progetto vero e un allenatore serio e voi girate tutto in barzelletta, si lamenta don Ciccio portiere di palazzo. Conte dovrà tirare fuori il Napoli dall’inferno dello scorso campionato, osserva Peppino cameriere, è un traghettatore deciso e capace. Bastone e Caronte, commenta Salvatore pittore di alici. Una grande difesa per un grande Napoli, taglia corto don Ciccio portiere di palazzo. Aurelio ha scelto l’allenatore migliore, conviene Totonno Speranza direttore di centro commerciale.

Conte può aprire un ciclo, ammette Saverio Malaspina ragioniere. Con un contratto di tre anni, direi un triciclo, commenta Carminiello-a-rezza pescatore di fravaglia. Difende a sei e attacca a quattro, osserva Pasquale Pazienza giornalista on-line. Difesa e contropiede, insiste Gennaro Piromallo salumiere. Porta a porta come Vespa, sottolinea Peppino cameriere. L’attesa è grande e Conte è il nuovo re di Napoli, annota Enrico Pignatiello baritono mancato al San Carlo. Aspetta e spera che già l’ora si avvicina, quando saremo vicino a te noi ti daremo un altro DeLa e un altro re, Conte re, conclude cantando Carminiello-a-rezza pescatore di fravaglia


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