Conte al Napoli: «Mi piace». L’emoji del pollicione in calce al post pubblicato dalla comunità “433”, 73,2 milioni di follower, è di quelli vip, di un very important del calcio: Gyökeres. Viktor con la K. Di certo l’apprezzamento social del centravanti svedese, capocannoniere della Primeira portoghese con 29 gol, 43 in 50 partite comprese le coppe, ha seminato entusiasmo sull’entusiasmo dilagante: il Napoli ha pensato anche lui nell’ambito delle verifiche e delle valutazioni per l’eventuale dopo Osimhen, Victor con la C, destinato a riempire pagine e pagine estive della cronaca sportiva. Ma queste sono altre storie e si vedrà.
Napoli, la città e il suo popolo, intanto sono in fibrillazione totale: l’arrivo di Conte in panchina ha spazzato in un clic via le tossine della delusione e gli atomi dell’indifferenza generate dalla paradossale stagione appena conclusa. Il signor Antonio come un interruttore: luci spente, luci accese. Che poi diventeranno della ribalta quando arriverà l’annuncio ufficiale, il caro e vecchio tweet di Adl che oggi si chiama X. Ma cosa importa? Conte e De Laurentiis si sono concessi una mini vacanza, uno in Italia e l’altro alle Baleari, ma oggi torneranno rispettivamente a Torino e a Roma: il giorno delle firme è in agenda tra mercoledì e giovedì, anche perché il martedì non ci sposa esattamente come il venerdì, ma l’accordo è ormai totale, completo, azzurro e tra un attimo sarà il Napoli di Conte. O anche Antonio, Conte di Napoli.