Napoli, Kvaratskhelia resta e apre al rinnovo: Conte lo ha convinto

L'allenatore lo blinda, il club rifiuta l'offerta del Psg da 110 milioni e Manna incontra l'agente dell'attaccante per riaprire
Fabio Mandarini
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Kvara sì. E sia chiaro: non oui, alla francese, alla Psg, ma un sì di quelli comprensibili ovunque. A cominciare da Napoli e dal Napoli, in questo periodo accerchiato proprio dai parigini per l’illusionista georgiano: 110 milioni, l’offerta messa sul tavolo; altrettanti no, la risposta del club azzurro. Kvaratskhelia non è in vendita, è un pilastro del futuro, è uno degli incedibili di Conte. Ed è proprio la prospettiva di lavorare con lui che ha indotto Khvicha a dare assoluta disponibilità a proseguire con rinnovato entusiasmo la propria esperienza napoletana. Il ds Manna, il grande tessitore della questione-allenatore, ha parallelamente riaperto il binario della comunicazione con l’entourage del giocatore, con il suo agente Mamuka Jugeli: i colloqui per il rinnovo sono ripartiti con un incontro andato in scena in questi giorni a Milano. Con fiducia rinnovata: un si, mica oui, è l’attacco migliore per scrivere una storia a lieto fine.  

Napoli, intesa con Kvaratskhelia 

Che il Napoli avesse la ferma intenzione di togliere Kvara del mercato era già parso molto chiaro dopo l’assalto del Psg, a sua volta a caccia di talenti giovani e rampanti da assemblare per colmare la voragine creata dall’adios di Mbappé, promesso sposo della Casa Blanca. Il Real, altri lidi, altri colori. Ciò che importa, invece, è che le cose di casa azzurra stiano gradualmente prendendo la forma del progetto tecnico, e delle garanzie, che Antonio Conte ha legittimamente chiesto per montare in sella e guidare la rifondazione. Che fa soltanto rima con rivoluzione e che a ben vedere sarà soprattutto una valorizzazione. Un rilancio del patrimonio: e la cifra tecnica di Kvara è tale che l’intenzione del club e dell’allenatore è di infilarlo al sicuro in una sorta di caveau. Bindatissimo.  Il Napoli del signor Conte ripartirà da Kvaratskhelia e lui, il ragazzo fantasia e a volte magia, dovrà farlo con lui. Il nuovo allenatore; e anzi vuole farlo: la prospettiva di lavorare con un maestro del calcio e della mentalità vincente, dopo una stagione in cui la crescita è stata frenata da mille peripezie ma in cui le spalle sono diventate più forti e larghe, vale una svolta per la sua carriera. Tra l’altro in un luogo che in fondo ama: le foto pubblicate sui social di questi primi e soli giorni di vacanza, a spasso per la città e dintorni insieme con l’amico e collega di nazionale Davitashvili, sono indicative. Non spiagge bianche e acque caraibiche, bensì le piazze e gli scorci di Napoli.  

Incedibile 

Più a Nord, invece, il ds Manna ha riaperto i capitoli lasciati in sospeso nei pressi della partita con la Roma, l’ultima apparizione di Jugeli con vista sul Golfo: all’epoca non fu trovata la quadra, ma in quei giorni il responsabile dell’area sportiva era soltanto un’indiscrezione divenuta realtà con il tempo, con gli annunci della Juve e poi del Napoli. Oggi è lui al comando delle operazioni e sta dialogando: ci sono margini da contenere e accordi da raggiungere. Non è facile, certo, incontrarsi a metà strada, ma il tavolo è vivo. E soprattutto c’è la voglia reciproca: soltanto un’offerta shock, una proposta indecente da 150 milioni o anche di più potrebbe indurre a valutare - solo valutare - la sua posizione, ma il concetto dell’incedibilità è soltanto rafforzato. In attesa di giocare l’Europeo con la Georgia, il primo e storico per questa giovane nazionale, Kvara ha già abbracciato Conte. Idealmente. Però l’ha fatto. 


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