Napoli, preso Popovic: beffato il Bayern Monaco

La stellina serba di 18 anni arriva grazie a un’operazione congiunta col Frosinone (dove va in prestito)
Fabio Mandarini

Un colpo con i baffi. Esibiti con fierezza sin dall’arrivo a Villa Stuart, in questa settimana come mai provincia di Napoli, del Napoli: martedì le visite mediche di Junior Traore, ieri quelle di Cyril Ngonge, l’attaccante (con i baffi) che De Laurentiis ha strappato alla Fiorentina e all’amico Commisso con un blitz telefonico notturno direttamente dall’Arabia: argomenti giusti, parole dorate e il Verona è stato convinto in un clic. E sia chiaro, si tratta di un investimento importante rivolto direttamente al futuro: se Junior arriva dal Bournemouth in prestito con diritto di riscatto, il collega è invece un acquisto vero e proprio da 18 milioni di euro (più bonus). Prima fascia da un punto di vista delle operazioni finanziarie, a maggior ragione trattandosi del mercato di gennaio, con la sigla Adl in calce: l’ha voluto il presidente, la mente e anche il braccio di questa sessione che non s’è fermata a Mazzocchi e ai due signori di cui sopra. Il futuro, dicevamo: il Napoli ha chiuso anche l’ingaggio a zero del giovanotto serbo svincolato, Matija Popovic, 18 anni di talento messo in vetrina nel Partizan Belgrado e nell’Under 17 del suo Paese. Battuta una concorrenza notevole: lo volevano il Milan - con cui Popovic non ha trovato l’accordo - e ora il Bayern Monaco. In Serbia, raccontando la storia di questa stellina che non gioca da 10 mesi, hanno svelato anche l’interesse del Manchester City e del Bologna. Il club azzurro, però, non dispone dello slot per tesserare un extracomunitario e così l’operazione è stata completata in sinergia con il Frosinone. Dove sarà girato in prestito fino alla fine della stagione insieme con Alessio Zerbin. Giusto il tempo di rientrare da Riyad.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Napoli, è la giornata di Ngonge

La copertina del giorno, però, è di Ngonge. L’attaccante belga - come Mertens - ha lasciato Verona, è arrivato ieri pomeriggio a Roma e con il responsabile scouting Maurizio Micheli ha raggiunto Villa Stuart dove il dottor Raffaele Canonico, responsabile sanitario del club, lo ha guidato verso l’articolato iter dei test medici. Superati agevolmente: l’ultima partita e l’ultimo gol, del resto, risalgono a sabato con l’Empoli. Esterno destro rapido, talentuoso, imprevedibile come le rovesciate e finanche uno “scorpione” esibito in Eredivisie ai tempi del Groningen, in questa stagione Ngonge ha segnato 6 gol e soprattutto rilanciato le speranze dell’Hellas in campionato. E ora, invece, dovrà dedicarsi al tridente del Napoli: da subito, considerando che volerà a Riyad per la finale.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Napoli, il rinnovo di Politano

Una volta che l’acquisto di Cyril sarà ufficiale - giusto il tempo di completare anche l’iter delle firme - Zerbin sarà girato in prestito al Frosinone. Insieme con Popovic, dicevamo, al centro di un’operazione congiunta tra i due club alla luce degli slot. E ancora: tutta da scrivere la storia del rinnovo di Politano, in scadenza nel 2025. A Riyad c’è da domenica il suo agente, Mario Giuffredi: ha incontrato De Laurentiis, certo, e poi insieme con il presidente anche l’Al-Shabab, seriamente interessato al giocatore tanto da offrire 13 milioni per il suo cartellino e 18 milioni a lui, tra ingaggio e bonus vari, fino al 2027.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Napoli su Barak

Con la Fiorentina, oltre alla semifinale, il Napoli ha affrontato a più riprese il discorso legato ad Antonin Barak, centrocampista di 29 anni che il ds Meluso ha già apprezzato ai tempi di Lecce: si studia la formula giusta tra il prestito con obbligo di riscatto prediletto dalla Viola e quello con diritto di riscatto oppure con obbligo a obiettivi, cioè la qualificazione alla prossima Champions, preferito dal Napoli. Fronte difesa: dalla Francia parlano di un accordo con il Salisburgo per Oumar Solet, ma il Napoli non conferma. Nehuen Perez, Arthur Theate e Trevoh Chalobah sempre in lista.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un colpo con i baffi. Esibiti con fierezza sin dall’arrivo a Villa Stuart, in questa settimana come mai provincia di Napoli, del Napoli: martedì le visite mediche di Junior Traore, ieri quelle di Cyril Ngonge, l’attaccante (con i baffi) che De Laurentiis ha strappato alla Fiorentina e all’amico Commisso con un blitz telefonico notturno direttamente dall’Arabia: argomenti giusti, parole dorate e il Verona è stato convinto in un clic. E sia chiaro, si tratta di un investimento importante rivolto direttamente al futuro: se Junior arriva dal Bournemouth in prestito con diritto di riscatto, il collega è invece un acquisto vero e proprio da 18 milioni di euro (più bonus). Prima fascia da un punto di vista delle operazioni finanziarie, a maggior ragione trattandosi del mercato di gennaio, con la sigla Adl in calce: l’ha voluto il presidente, la mente e anche il braccio di questa sessione che non s’è fermata a Mazzocchi e ai due signori di cui sopra. Il futuro, dicevamo: il Napoli ha chiuso anche l’ingaggio a zero del giovanotto serbo svincolato, Matija Popovic, 18 anni di talento messo in vetrina nel Partizan Belgrado e nell’Under 17 del suo Paese. Battuta una concorrenza notevole: lo volevano il Milan - con cui Popovic non ha trovato l’accordo - e ora il Bayern Monaco. In Serbia, raccontando la storia di questa stellina che non gioca da 10 mesi, hanno svelato anche l’interesse del Manchester City e del Bologna. Il club azzurro, però, non dispone dello slot per tesserare un extracomunitario e così l’operazione è stata completata in sinergia con il Frosinone. Dove sarà girato in prestito fino alla fine della stagione insieme con Alessio Zerbin. Giusto il tempo di rientrare da Riyad.


© RIPRODUZIONE RISERVATA