© FOTO MOSCA
Aula affollata. Entra il professore Aurelio, accompagnato dal supplente Mazzarri. « In piedi». « Seduti». La solita liturgia scolastica. «Oggi vi chiamo tutti» minaccia il professore Aurelio. L’alunno Lazar Samardzic chiede di uscire. «Dove devi andare?» chiede il professore Aurelio. «A Torino» risponde l’alunno. L’aula rumoreggia. Aurelio urla: «Silenzio! Faccio l’appello». L’alunno Boubakary Soumaré si nasconde sotto il banco, non vuole essere chiamato dal professore Aurelio. «Matei Radu Dragusin» snocciola il professore Aurelio iniziando l’appello. «Assente» risponde l’alunno Seko Fofana dall’ultimo banco. «Perché l’alunno Dragusin non c’è?» chiede il professore Aurelio. «È partito per Londra» risponde l’alunno Nehuen Perez che vuole mettersi in mostra dal primo banco.
«Stai zitto, Nehuen Perez. Non ammetto assenze ingiustificate» urla il professore Aurelio che prosegue: «Seko Fofana, sei pronto?». «Non posso venire - risponde l’alunno Seko Fofana con sfacciataggine ivoriana, - non sono preparato». «Io posso venire – interviene ancora l’alunno Nehuen Perez, - sono pronto». «Un momento, - urla il professore Aurelio. - Ti metti sempre in mezzo, Nehuen Perez, devo pensarci. Vorrei prima parlare con Antonin Barak, c’è Antonin Barak?». «Ha fatto filone, è ai Giardini di Boboli» fa la spia Nehuen Perez che muore dalla voglia d’essere chiamato dal professore Aurelio.
«Vi chiamo tutti, ma nessuno di voi vuol venire, siamo agli esami di riparazione di gennaio, è un’occasione imperdibile» si lamenta il professore Aurelio. «Io verrei, ma ci ho ripensato - dichiara l’alunno Boubakary Soumarè di origini senegalesi. – Vorrei lasciare la scuola e tornare a Leicester». «Ma tu non abiti a Siviglia?» chiede furioso il professore Aurelio. Boubakary Soumaré china la testa: «Non posso venire».
«C’è l’alunno Arthur Theate?» domanda il professore Aurelio. «È un buono elemento» sussurra il supplente Mazzarri. «Perché ti nascondi, Arthur Theate?» urla il professore Aurelio. «Sta in difesa, è timido» suggerisce il supplente Mazzarri. «Bisogna parlare col mio tutore» interviene l’alunno Arthur Theate. «Io non parlo con nessun tutore» urla il professore Aurelio.
Continua l’appello: «Pierre-Emile Hojbjerg». L’alunno Pierre-Emile Hojbjerg è un danese di bella presenza, tiene molto alla sua immagine. «Almeno tu vuoi venire?» gli chiede il professore Aurelio. «Tengo alla mia immagine, nessuno può avere diritti sulla mia immagine» dichiara l’alunno Pierre-Emile Hojbjerg. «Resta al tuo posto» gli intima il professore Aurelio.
«Qui nessuno risponde alle mie chiamate» si lamenta il professor Aurelio. «Non c’è più rispetto per i professori» commenta il supplente Mazzarri. «Merih Demiral, sei pronto?» domanda il professore Aurelio. «Qui ho freddo – risponde l’alunno Merih Demiral. – Preferisco l’inverno caldo di Doha in Qatar». «Ko Itakura, sei preparato, vieni?» domanda il professore Aurelio. «Potrei venire, ma non oggi» chiarisce l’alunno Ko Itakura.
«Andiamocene» sbuffa il professore Aurelio abbandonando la cattedra. «Ci sarebbero ancora gli alunni Ngonge, Martinez Quarta, Mangala, Manu Koné, Sasa Lukic, Clement Lenglet, Eric Dier da chiamare» dice il supplente Mazzarri. «Lasciamo perdere, oggi non vuole venire nessuno - conclude il professore Aurelio – Oggi non sono preparati». «Io sono preparato» si propone sull’uscio l’alunno Hamed Traore.
«Stai zitto, Nehuen Perez. Non ammetto assenze ingiustificate» urla il professore Aurelio che prosegue: «Seko Fofana, sei pronto?». «Non posso venire - risponde l’alunno Seko Fofana con sfacciataggine ivoriana, - non sono preparato». «Io posso venire – interviene ancora l’alunno Nehuen Perez, - sono pronto». «Un momento, - urla il professore Aurelio. - Ti metti sempre in mezzo, Nehuen Perez, devo pensarci. Vorrei prima parlare con Antonin Barak, c’è Antonin Barak?». «Ha fatto filone, è ai Giardini di Boboli» fa la spia Nehuen Perez che muore dalla voglia d’essere chiamato dal professore Aurelio.
«Vi chiamo tutti, ma nessuno di voi vuol venire, siamo agli esami di riparazione di gennaio, è un’occasione imperdibile» si lamenta il professore Aurelio. «Io verrei, ma ci ho ripensato - dichiara l’alunno Boubakary Soumarè di origini senegalesi. – Vorrei lasciare la scuola e tornare a Leicester». «Ma tu non abiti a Siviglia?» chiede furioso il professore Aurelio. Boubakary Soumaré china la testa: «Non posso venire».
«C’è l’alunno Arthur Theate?» domanda il professore Aurelio. «È un buono elemento» sussurra il supplente Mazzarri. «Perché ti nascondi, Arthur Theate?» urla il professore Aurelio. «Sta in difesa, è timido» suggerisce il supplente Mazzarri. «Bisogna parlare col mio tutore» interviene l’alunno Arthur Theate. «Io non parlo con nessun tutore» urla il professore Aurelio.
Continua l’appello: «Pierre-Emile Hojbjerg». L’alunno Pierre-Emile Hojbjerg è un danese di bella presenza, tiene molto alla sua immagine. «Almeno tu vuoi venire?» gli chiede il professore Aurelio. «Tengo alla mia immagine, nessuno può avere diritti sulla mia immagine» dichiara l’alunno Pierre-Emile Hojbjerg. «Resta al tuo posto» gli intima il professore Aurelio.
«Qui nessuno risponde alle mie chiamate» si lamenta il professor Aurelio. «Non c’è più rispetto per i professori» commenta il supplente Mazzarri. «Merih Demiral, sei pronto?» domanda il professore Aurelio. «Qui ho freddo – risponde l’alunno Merih Demiral. – Preferisco l’inverno caldo di Doha in Qatar». «Ko Itakura, sei preparato, vieni?» domanda il professore Aurelio. «Potrei venire, ma non oggi» chiarisce l’alunno Ko Itakura.
«Andiamocene» sbuffa il professore Aurelio abbandonando la cattedra. «Ci sarebbero ancora gli alunni Ngonge, Martinez Quarta, Mangala, Manu Koné, Sasa Lukic, Clement Lenglet, Eric Dier da chiamare» dice il supplente Mazzarri. «Lasciamo perdere, oggi non vuole venire nessuno - conclude il professore Aurelio – Oggi non sono preparati». «Io sono preparato» si propone sull’uscio l’alunno Hamed Traore.