Non fidatevi di Giuntoli, né del Napoli: in generale, conviene non farlo con nessuno, ma quando un diesse ostenta disinteresse, in realtà ha già lanciato la personalissima rete, affinché qualcosa resti. «Io parlo con tutti». Per disarticolare ogni analisi, e starsene serenamente nella propria comfort zone, l’uomo che ha rivoluzionato il Napoli ha una serie di frasi che fungono da schermo e aiutano a cercare riparo in un luogo comune: ma a una ventina di giorni dal mercato di gennaio e a sei mesi da quello di giugno, qualcosa sta accadendo nel mare magnum del football, anche se non si vede.
«Discrezione»
Una squadra prossima alla perfezione non ha necessità di interventi immediati ma il mondo è una palla, che rotola, e tra un po’, quando poi la stagione sarà finita, non converrà farsi trovare impreparati: non sia mai detto. Il contratto di scadenza di Hirving Lozano, tanto per non fare nomi, ha ovviamente una data secca: 30 giugno 2024. È vivamente sconsigliato di portarlo a parametro zero, anche se la “pratica” - come dimostrano i recenti precedenti - in realtà non fa paura ad Adl: ma per non starsene con le mani in mano, e cominciare a costruirsi un ponte che conduca nel futuro, Giuntoli avrebbe cominciato a dare un’occhiata in giro, tra la Germania e il Belgio, per coprire le fasce o l’attacco. In ampiezza, si sta più tranquilli. Il rumore dei vicini s’è sentito con lo strillo della Bild, che l’ha sussurrato ai quattro venti, ovviamente: al Napoli piace Marcos Thuram, figlio d’arte sul quale non ci sono presentazioni da spendere, 25 anni, un fisico da corazziere, una punta che sa fare mille cose - l’esterno, il centravanti, standosene dentro in qualsiasi modulo o sistema - che al Borussia Mönchengladbach ha segnato 41 gol in 119 partite e che a giugno prossimo si prende praticamente gratis, perché nessuno è perfetto e ormai così vanno le cose ovunque. Thuram è stato accostato ovunque, ovviamente, Inter compresa, ha un mercato tutto suo, per evidenti qualità, ha un curriculum vitae impressionante (meglio aggiungere le diciassette reti nelle settantadue gare con il Sochaux) ed una versatilità che conquista a vista d’occhio ma è anche il più pagato del club tedesco. Sarebbe un dettaglio, se il Napoli non avesse stabilito il proprio tetto salariale intorno ai 3,5: ma per ora è un elemento che sta lì, in attesa di capire cosa eventualmente possa succedere. Ma Thuram è tentazione fortissima per chiunque e il Napoli se ne sta lì, a fare le proprie valutazioni, aspettando che il calciatore scelga il proprio destino.
Le ali
Però c’è dell’altro, c’è - ad esempio - il progetto, che non prescinde da alcune considerazioni, anche anagrafiche: Tajon Trevor Buchanan è appena uscito dal Mondiale con il Canada, dove ne ha giocate tre su tre da titolare, ma il Napoli l’ha scovato in Belgio, al Club Bruges, e ci ha messo gli occhi addosso ancor prima che in Qatar dessero il calcio d’inizio. Il costo non è esagerato, rispetto alla tendenza generale (12 milioni di euro) e la natura stessa del calciatore - un esterno che sa orientarsi sia a destra che a sinistra - è finita chiaramente sotto la lente di ingrandimento.
In difesa
Il resto verrà da sé, anche la perlustrazione in Italia, perché non tutto deve accadere all’estero: Rodrigo Becao (26) dell’Udinese ha un suo posto privilegiato nel data-base di Castel Volturno, e i rapporti tra De Laurentiis e Pozzo sono amichevoli da sempre, sin dal 2004, da quando cioè Adl spuntò praticamente dal nulla e scavalcò il suo presidente friulano, candidato a rilevare il Napoli dalla Fallimentare. Gli scambi sono stati frequenti, gli affari quasi ciclici, se ne potrebbe fare un elenco lungo così: tra un po’, ma senza che si sappia troppo in giro, magari si parlerà anche di Becao. Per l’anno prossimo, ovviamente. Squadra che vince non si sfiora neanche con le indiscrezioni.