CASTEL DI SANGRO- Il Chelsea guarda al futuro e il Napoli al presente: i Blues hanno praticamente raggiunto l'accordo con i Chicago Fire per Gabriel Slonina, diciottenne portiere americano che porta in dote la fama di giovane fenomeno, e il club azzurro continua a lavorare alla definizione dell'affare-Kepa. Il giovanotto di origini polacche nato in Illinois volerà a Londra per firmare e poi rientrerà negli States per completare la stagione: arriverà a gennaio per recitare da vice Mendy, insomma, ma l'operazione è connessa al trasferimento di Kepa al Napoli. Parallelamente il rinnovo di Meret fino al 2027 è congelato; e anzi nel momento in cui l'arrivo del basco sarà ufficiale - in prestito - salterà. Almeno in questi termini. Ovvero: le tre strade sono restare a scadenza; prolungare fino al 2024 e andare in prestito; la cessione. Nel frattempo il Borussia dopo aver perso Haller, e dopo aver incassato l'ennesimo rifiuto di Cavani, sta provando a inserirsi su Giovanni Simeone. Un'idea pericolosa: la cessione di Petagna al Monza non si è ancora sbloccata e il Cholito, sabato in tribuna nell'amichevole con la Cremonese, comincia a scalpitare.
La rivalsa
E allora, il giro dei portieri: Usa-Inghilterra-Italia. Napoli: capitale di una rivoluzione inaugurata dall'adios di Ospina e dalle bozze del rinnovo di Meret, e poi culminata nell'assalto finale a Kepa. Il portiere più pagato della storia del calcio - 80 milioni nel 2018 - che dal 2020 ha collezionato 11 presenze in Premier e 2 in Champions. Un recente passato molto complesso, il suo: in orbita ai tempi dell'Athletic Bilbao nel nome di un talento indiscutibile e poi in difficoltà dopo la stagione con Sarri fino a scivolare nell'ombra. Dietro le grandi spalle di Eddy Mendy, titolare indiscusso del Chelsea nelle ultime due stagioni. La sua esperienza recente, insomma, è stata simile e addirittura più complessa di quella di Meret; con l'aggravante di uno stipendio da 9 milioni di euro fino al 2025 e la famosa etichetta di guanto d'oro. La fame di rivalsa è infinita: ha voglia di continuità e di tornare a stupire. Ha voglia di rilanciarsi e il Napoli gli ha offerto prospettive interessanti, spiegando di puntare forte su di lui a differenza dei Blues, già proiettati su Slonina: DeLa lo prenderà in prestito e gli inglesi si accolleranno il 75% dello stipendio. Si punta a chiudere in settimana.
Nodo Meret
Tutto da definire, invece, il destino di Meret: il rinnovo fino al 2027 è praticamente pronto, ma l'inversione di rotta rispetto ai piani iniziali illustrati al suo manager, Pastorello, rimette in discussione l'epilogo. Alex, 25 anni e quattro stagioni da vice Ospina (di fatto), aveva chiesto continuità dopo l'uscita di David, attratto dai petrodollari dell'Al-Nassr, e il senso colto dai colloqui con il club era proprio questo: era convinto di essere considerato il titolare di partenza, e dunque di firmare, ma la storia evidentemente è cambiata. E per ora non rinnoverà: in attesa degli eventi. Richieste? Il Leicester e il Torino ci pensano. E se andasse via si punterebbe sullo svincolato Sirigu.
Simeone-Raspadori-Mertens
Continua ad attendere anche Simeone, il Cholito: l'accordo con il Napoli è chiuso ma congelato, considerando che la cessione di Petagna al Monza è slittata e poi ancora, e così dopo il dramma di Haller e il rifiuto di Cavani è piombato il Borussia sulla scena. Sì, il Dortmund valuta il blitz approfittando dello stallo e ciò significa che per allontanare il pericolo di una beffa urge un'accelerata: è questa la sintesi degli incroci tra club ed entourage. La settimana che comincia domani, tra l'altro, sarà decisiva per l'acquisto di Giacomo Raspadori: è in programma l'incontro Napoli-Sassuolo. Finale dedicato a Mertens. A una voce dalla Turchia: Hamsik avrebbe caldeggiato al Trabzonspor l'ingaggio di Dries. Si vedrà.
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