Lobotka, aveva ragione Hamsik

L'acquisto del mediano slovacco era stato caldeggiato da Marek: in questa stagione Lobo sta dimostrando il suo reale valore grazie a Spalletti dopo l'emarginazione gattusiana
Lobotka, aveva ragione Hamsik© Mosca
di Biagio Angrisani
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ROMA - Il tempo alla fine si rivela galantuono, ma occorre avere pazienza oppure chiedersi perché non è avvenuto prima. Stanislav Lobotka, 27 anni, è stato acquistato dal Napoli a metà gennaio 2020. Per avere lo slovacco dal Celta Vigo il club partenopeo ha pagato venti milioni di euro più altri quattro di bonus. Sedici gare nella prima (metà) stagione, ventitré nella seconda, sinora ventuno in questa con 1.625 minuti disputati. Praticamente titolare ogni volta che è stato disponibile. Marek Hamsik, connazionale di Lobo, aveva caldeggiato l'acquisto apertamente dicendo che Stan era uno dei migliori centrocampisti europei. In effetti aveva ragione alla luce delle prestazioni degli ultimi otto mesi. In sostanza, da quando Luciano Spalletti è arrivato sulla panchina azzurra. In precedenza con Gattuso era stato un pianto greco. Un po' per gli infortuni del mediano e altri problemi fisici collaterali, molto per lo strano cliché adottato dal tecnico calabrese nei confronti di Lobotka: praticamente un emarginato o qualcosa di simile. Invece Lobotka è un regista euclideo che ha un ottimo cambio di passo, uno stop orientato di buona qualità, una sterzata imprevedibile e quando occorre andare in tackle non tira indietro la gamba. Non segna perché arriva raramente al tiro, ma questo aspetto è legato anche alla sua posizione e alla sinergica alleanza di reparto con Fabian Ruiz specialista nei tiri dalla distanza. Di sicuro, però, è diverso anni luce dal calciatore spento della gestione Gattuso. Comunque, aveva ragione Marekiaro: Lobo vale quello che è stato pagato ed è un ottimo direttore d'orchestra “metodista" in chiave moderna.


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