Scatta il conto alla rovescia per Michael Folorunsho. La Lazio non lo ha preso, ma è come se lo avesse già preso o quasi. Lotito aspetta di affondare il colpo. L’autostrada è stata aperta attraverso i colloqui con Mario Giuffredi, l’agente del centrocampista cresciuto a Formello, allenato da Baroni a Verona e in precedenza anche alla Reggina. Per ora Folorunsho non ha preso in considerazione altre ipotesi e non dipende più dalla sua volontà: ha già detto sì alla Lazio e non vede l’ora di tornare. Motivazioni straordinarie e occasione irripetibile di cui a Formello non possono non tenere conto. Lotito deve preparare il terreno e avviare i colloqui con De Laurentiis: lo prenderebbe soltanto in prestito con diritto oppure obbligo di riscatto. Un anno o due di prestito fa poca differenza, l’importante adesso non è appesantire il bilancio. De Laurentiis ha fissato il prezzo: 12 milioni di euro compresi i bonus. Si tratta di accordarsi sulla formula e forse anche di dissipare alcune remore legate agli spazi.
La calma della Lazio
La Lazio a centrocampo ha acquistato Dele Bashiru (stesse caratteristiche) e Castrovilli, ora cerca un regista. Tuttavia le riflessioni restano aperte. La prima in ordine agli impegni: minimo 48-50 partite stagionali tra campionato, Europa League e Coppa Italia giustificherebbero l’allargamento della rosa e una soluzione supplementare, tanto più considerando l’impatto zero sulle liste (Folorunsho è cresciuto nel vivaio della Lazio) e la possibile uscita di Vecino. In questo caso Dele Bashiru crescerebbe da numero 8 all’ombra di Guendouzi e Folorunsho dividerebbe lo spazio con Castrovilli nel ruolo di mezzala sinistra. Oggi può prevalere la prudenza. Domani, nell’ottica di un progetto, potrebbero nascere dei rimpianti per non aver riportato a casa un talento scoperto nel 2014 al Savio e oggi con prospettive azzurre: Spalletti lo ha convocato per l’Europeo in Germania e stravede per un centrocampista di grande corsa e fisicità, finito (non si sa come) in rotta di collisione con Conte e addirittura fuori rosa una decina di giorni dopo aver firmato il rinnovo del contratto con il Napoli. E’ persino saltato il suo passaggio all’Atalanta che poi ha soffiato Brescianini a De Laurentiis.