Lazio, conto alla rovescia per Folorunsho

Un’autostrada aperta per il centrocampista,fuori dal progetto di Conte e cresciuto a Formello. Michael ha già detto sì e aspetta solo la Lazio
Fabrizio Patania

Scatta il conto alla rovescia per Michael Folorunsho. La Lazio non lo ha preso, ma è come se lo avesse già preso o quasi. Lotito aspetta di affondare il colpo. L’autostrada è stata aperta attraverso i colloqui con Mario Giuffredi, l’agente del centrocampista cresciuto a Formello, allenato da Baroni a Verona e in precedenza anche alla Reggina. Per ora Folorunsho non ha preso in considerazione altre ipotesi e non dipende più dalla sua volontà: ha già detto sì alla Lazio e non vede l’ora di tornare. Motivazioni straordinarie e occasione irripetibile di cui a Formello non possono non tenere conto. Lotito deve preparare il terreno e avviare i colloqui con De Laurentiis: lo prenderebbe soltanto in prestito con diritto oppure obbligo di riscatto. Un anno o due di prestito fa poca differenza, l’importante adesso non è appesantire il bilancio. De Laurentiis ha fissato il prezzo: 12 milioni di euro compresi i bonus. Si tratta di accordarsi sulla formula e forse anche di dissipare alcune remore legate agli spazi. 

La calma della Lazio

La Lazio a centrocampo ha acquistato Dele Bashiru (stesse caratteristiche) e Castrovilli, ora cerca un regista. Tuttavia le riflessioni restano aperte. La prima in ordine agli impegni: minimo 48-50 partite stagionali tra campionato, Europa League e Coppa Italia giustificherebbero l’allargamento della rosa e una soluzione supplementare, tanto più considerando l’impatto zero sulle liste (Folorunsho è cresciuto nel vivaio della Lazio) e la possibile uscita di Vecino. In questo caso Dele Bashiru crescerebbe da numero 8 all’ombra di Guendouzi e Folorunsho dividerebbe lo spazio con Castrovilli nel ruolo di mezzala sinistra. Oggi può prevalere la prudenza. Domani, nell’ottica di un progetto, potrebbero nascere dei rimpianti per non aver riportato a casa un talento scoperto nel 2014 al Savio e oggi con prospettive azzurre: Spalletti lo ha convocato per l’Europeo in Germania e stravede per un centrocampista di grande corsa e fisicità, finito (non si sa come) in rotta di collisione con Conte e addirittura fuori rosa una decina di giorni dopo aver firmato il rinnovo del contratto con il Napoli. E’ persino saltato il suo passaggio all’Atalanta che poi ha soffiato Brescianini a De Laurentiis.


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Lazio, l'intreccio di mercato

Ci aspettiamo di vedere Folorunsho alla Lazio tra il 28 e il 30 agosto, se tutto andrà a dama in uscita e Fabiani riuscirà a consegnare anche un giovane regista a Baroni. Conti e incastri da perfezionare senza trascurare le liste. Al momento rischia di restare fuori Hysaj, scadenza 2025 e quasi 3 milioni di ingaggio, stesso procuratore di Zaccagni, Casale, Di Lorenzo, Folorunsho e mettiamoci Gaetano, non perché interessi alla Lazio ma per il semplice motivo (altro mistero) che è un esubero a Napoli. Giuffredi farebbe contenti sia Lotito che De Laurentiis. La Lazio conta di sistemare sul gong Akpa Akpro, André Anderson e Basic. Nel gruppo squadra di Baroni va tenuto d’occhio il danese Isaksen, finito in un cono d’ombra e ormai riserva di Noslin e Tchaouna. Il diesse dice di tenerlo e di aspettare il suo risveglio, ma un’offerta lo farebbe vacillare. Peraltro, contando anche lo spagnolo Pedro, ci sono sette attaccanti in rosa per tre ruoli. Solo l’uscita di Isaksen contemplerebbe l’arrivo di un altro esterno. Rayan Cherki, classe 2003 e fuori rosa a Lione, in prima fila. Altrimenti il belga Fernandez Pardo del Genk (classe 2005).

L'alternativa a Folorunsho

L’alternativa di Folorunsho, come è noto, si chiama Carlos Alcaraz. L’argentino è nel mirino della Lazio. Ha 21 anni e il piede più raffinato rispetto a Folo, ma chi pensa possa agire da regista non lo ha visto alla Juve (Allegri lo impiegava da mezzala). Il Southampton lo cede in prestito con riscatto e si era interessato (come il Wolverhampton) a Mandas. Anche il Flamengo si è fatto avanti. Alcaraz preferirebbe restare in Europa.


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Scatta il conto alla rovescia per Michael Folorunsho. La Lazio non lo ha preso, ma è come se lo avesse già preso o quasi. Lotito aspetta di affondare il colpo. L’autostrada è stata aperta attraverso i colloqui con Mario Giuffredi, l’agente del centrocampista cresciuto a Formello, allenato da Baroni a Verona e in precedenza anche alla Reggina. Per ora Folorunsho non ha preso in considerazione altre ipotesi e non dipende più dalla sua volontà: ha già detto sì alla Lazio e non vede l’ora di tornare. Motivazioni straordinarie e occasione irripetibile di cui a Formello non possono non tenere conto. Lotito deve preparare il terreno e avviare i colloqui con De Laurentiis: lo prenderebbe soltanto in prestito con diritto oppure obbligo di riscatto. Un anno o due di prestito fa poca differenza, l’importante adesso non è appesantire il bilancio. De Laurentiis ha fissato il prezzo: 12 milioni di euro compresi i bonus. Si tratta di accordarsi sulla formula e forse anche di dissipare alcune remore legate agli spazi. 

La calma della Lazio

La Lazio a centrocampo ha acquistato Dele Bashiru (stesse caratteristiche) e Castrovilli, ora cerca un regista. Tuttavia le riflessioni restano aperte. La prima in ordine agli impegni: minimo 48-50 partite stagionali tra campionato, Europa League e Coppa Italia giustificherebbero l’allargamento della rosa e una soluzione supplementare, tanto più considerando l’impatto zero sulle liste (Folorunsho è cresciuto nel vivaio della Lazio) e la possibile uscita di Vecino. In questo caso Dele Bashiru crescerebbe da numero 8 all’ombra di Guendouzi e Folorunsho dividerebbe lo spazio con Castrovilli nel ruolo di mezzala sinistra. Oggi può prevalere la prudenza. Domani, nell’ottica di un progetto, potrebbero nascere dei rimpianti per non aver riportato a casa un talento scoperto nel 2014 al Savio e oggi con prospettive azzurre: Spalletti lo ha convocato per l’Europeo in Germania e stravede per un centrocampista di grande corsa e fisicità, finito (non si sa come) in rotta di collisione con Conte e addirittura fuori rosa una decina di giorni dopo aver firmato il rinnovo del contratto con il Napoli. E’ persino saltato il suo passaggio all’Atalanta che poi ha soffiato Brescianini a De Laurentiis.


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