Un altro incontro e le inevitabili apprensioni, anticipate ieri. Se l’appuntamento verrà confermato, oggi la Lazio dovrebbe ricevere la visita degli agenti di Boulaye Dia, fischiatissimo ieri sera all’Arechi già durante il riscaldamento (a segno poi due volte, ha esultato in modo polemico nei confronti dei tifosi). Martusciello lo ha impiegato da titolare nella partita di Coppa Italia tra Salernitana e Spezia nonostante Petrachi e Fabiani abbiano trovato un accordo per il trasferimento a Formello tra giovedì e venerdì. Prestito con riscatto obbligatorio per circa 11 milioni e l’attaccante paraguayano Diego Gonzalez in cambio. La società biancoceleste, però, deve ancora trovare la piena intesa per lo stipendio e soprattutto le commissioni agli agenti, due ossi durissimi. Ne sanno qualcosa a Salerno. Dia viene da contenziosi, contestazioni e una stagione totalmente negativa. Non ha un carattere semplicissimo, le doti tecniche e fisiche ci sono. La Lazio ci crede, a patto di superare in fretta lo stallo e chiudere l’operazione. Si chiamano dettagli, ma alla fine contano in maniera decisiva. Occhio perché già venerdì a Formello non davano per chiusa l’operazione e l’utilizzo in Coppa Italia non va esattamente in una direzione favorevole.
Lazio, le alternative
Fabiani, prima di virare con decisione sul franco-senegalese, aveva portato avanti un altro tentativo per Fotis Ioannidis, 24 anni, centravanti greco del Panathinaikos. Sarebbe un obiettivo costoso, quasi proibitivo. Il club greco chiede oltre 20 milioni di euro per il suo cartellino. C’è un segnale chiaro da considerare. La Lazio, tra depistaggi e variazioni di strategia, prenderà quasi certamente una prima punta. Baroni e la società condividono l’esigenza di blindare l’attacco dopo la cessione di Immobile. Noslin può giocare davanti, ma non è nato centravanti. Fiducia nel Taty, pur constatando che non va dritto in porta: fa i gol difficili, meno quelli facili, gli piace l’assist e dimostra altruismo eccessivo, come è successo anche a Cadice, dove ha cercato lo scambio invece di andare al tiro. Lo fa spesso. Deve acquistare concretezza e cattiveria, glielo ha chiesto anche Baroni. Oggi, in attesa di sorprese, può essere la giornata chiave per capire l’epilogo della trattativa Dia. Fabiani non ha intenzione di tirarla troppo per le lunghe. I cosiddetti dettagli si devono sistemare nelle prossime ore e probabilmente accadrà. In caso contrario, si cambierebbe obiettivo. Baroni era partito dalla richiesta di un altro esterno. La Lazio, sempre che non si sistemi altrove, può arrivare a Rayan Cherki, classe 2003, ala destra o trequartista del Lione. Enso Gonzalez, il paraguayano del Wolverhampton controllato da Mendes, si è rotto il ginocchio ai Giochi di Parigi e si opererà il 20 agosto. Era il 2005 di cui parlava Lotito. Per Laurienté il Sassuolo chiede troppo e gioca a sinistra, nel ruolo di Zaccagni, rimpiazzato da Noslin a Cadice.
Folorunsho cerca una casa a Roma
Si sta scaldando, invece, la pista collegata a Michael Folorunsho. L’ex laziale pensa solo al suo gran ritorno a Formello. Sono previsti contatti in giornata tra le parti. Un indizio supplementare: il pupillo di Baroni, in uscita dal Napoli, sta cercando casa a Roma. Non è detto sia da mettere in relazione con l’ipotesi di trasferimento, perché qui vive la sua famiglia e ha appena siglato un nuovo contratto. Un investimento immobiliare, alla sua età e potendoselo permettere, è normale. Tuttavia De Laurentiis lo deve cedere e Lotito, a determinate condizioni, può entrare in azione. Sarebbe un rinforzo in grado di alzare il livello della Lazio e di dare un senso differente al mercato. Ha 25 anni, entrerebbe in quota vivaio, aggiungerebbe soluzioni da centrocampo in su, entusiasmo e fisicità. Tornerebbe con motivazioni straordinarie. Anche per Lotito, dopo averlo perso a zero nel 2017, avrebbe un senso compiuto.