Ora è Vitor Roque a chiamare la Lazio

In casa biancoceleste il mercato in stallo: il club punta a cedere prima di comprare e aspetterà le occasioni di metà agosto
Daniele Rindone
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ROMA - L'ultimo colpo, se sarà uno solo e se colpo sarà, verrà servito freddo dalla Lazio. Arrivi imminenti non ce sono. Per aggiungere un brivido a questo mercato non servono boutade scenografiche. E’ da settimane che nomi spuntano a caso come strani funghi. Ci sono profili seguiti o sondati, altri ai limiti del possibile. Uno di questi, da tempo, è Vitor Roque del Barcellona, crack brasiliano classe 2005. Nell’Athletico Paranaense giocava centravanti, a Barcellona ha fatto l’ala perché di punta c’è Lewandowski. Baroni aspetta un’ala pura, di destra da utilizzare a sinistra, come vice Zaccagni. Al di là degli aspetti tecnici fino a qualche giorno fa bisognava avere parecchia fede nell’impossibile per pensare ad un arrivo di Vitor Roque alla Lazio. Si è passati da impossibile a concepibile perché l’attaccante è in uscita (è tra i mancati tesseramenti vincolati al fair play finanziario) e anche perché dalla Spagna svelano che l’Italia e la Lazio sono tra le destinazioni gradite. Lo ha scritto il portale catalano “Sport”. Il Barcellona non sta valutando la cessione in prestito, potrebbe farlo a fine mercato. Chiede 40 milioni per venderlo. Cifra da fantamercato, non solo per i biancocelesti. Nomi impossibili sono diventati concepibili solo perché Lotito ha offerto 26 milioni di euro più il 50% della rivendita per Greenwood, formula che molti hanno pensato applicabile per altre operazioni. Non è ancora chiaro se Lotito abbia intenzione di confermare questa cifra per altri obiettivi. Sempre dalla Spagna hanno rilanciato le indiscrezioni che erano rimbalzate dall’Italia: offerta di 20 milioni dei biancocelesti per il 50% del cartellino di Vitor Roque. No dei blaugrana.

Lazio, idea Vitor Roque

Dalla Lazio non arrivano conferme, chissà che Vitor Roque non diventi un’occasione in prestito a fine mercato. La novità di ieri, se confermata, è che adesso sarebbe lui a sperare nella chiamata dalla Lazio. A gennaio era stato comprato dall’Athletico Paranaense per 30 milioni (più 30 di bonus, questi forse ancora scalabili) ed era stato blindato con una fantaclausola da 500 milioni. Il trasferimento è stato effettivo da gennaio, ma l’avventura non è stata da favola. Rapinha, Lewandowski e Yamal sono insuperabili e Vitor Roque ha giocato solo 14 partite di Liga, 2 da titolare. Xavi non impazziva per lui, Flick non ha posto veti. Il problema è legato ai tesseramenti, il Barcellona s’è trovato con 9 dei 25 calciatori di prima squadra fuori lista per i vincoli imposti dalla Liga in tema di fair play finanziario. Vitor Roque così è finito sul mercato. In corsa ci sono anche Betis, Valencia e Porto. Il brasiliano ha detto no all’Al-Hilal, vuole restare in Europa.

Lazio, tutte le ipotesi di mercato

Vitor Roque è un 2005, classe tesserabile illimitatamente in campionato, non in Europa, nella lista Uefa gli under 22 entrano nei 17 posti “liberi”. La Lazio ha tutti i posti occupati, ecco perché Laurienté potrebbe arrivare solo con un taglio. Senza cessioni nel gruppo principale solo gli under 22 (giocatori che al 31 dicembre 2023 non hanno compiuto i 22 anni) possono consentire un acquisto. Si può pescare tra i baby dalla classe 2002 in poi. Insieme a Vitor Roque sono spuntati i nomi di Fernandez-Pardo del Gent, di Antonio Nusa del Bruges, di Wesley del Cortinthians, di Assane Diao del Betis, tutti 2005. Quest’ultimo ha una clausola di 30 milioni. Fonti spagnoli assicurano che il Betis potrebbe dare il via per 18 milioni. È un 2003 Rayan Cherki del Lione, trequartista e ala, aiuterebbe nel doppio ruolo. Baroni ha due rebus tra i “10”: Dele-Bashiru deve crescere, Castrovilli deve confermare la sua rinascita. Cherki è in scadenza nel 2025, è valutato 20 milioni, i francesi potrebbero abbassare il prezzo nel rush finale. Rischiano di perderlo a zero. Strada lunga e impervia da qui al gong di mercato. In uscita c’è Hysaj, in bilico Cataldi. Restano da piazzare gli esuberi Cancellieri, Basic, Akpa-Akpro, Fares e André Anderson. Chissà quante se ne diranno e quante ne succederanno.


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