Lazio su Laurienté, il Sassuolo non fa sconti: la mossa di Lotito

Baroni aspetta l'ala francese, ma il club emiliano per ora non riduce le pretese: scende in campo il presidente biancoceleste
Daniele Rindone
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ROMAÈ riapparso dalla sua lontananza forzata, Claudio Lotito. La sua presenza in ritiro è stata solo fantasmatica, una rarità del suo ventennio da presidente. E’ riapparso ieri a Formello, era atteso nel giorno del ritorno in campo della squadra. Può essere stata l’occasione per parlare con Baroni dopo l’allenamento delle 18. Non vedeva il tecnico dai giorni che hanno preceduto la partenza per Auronzo. Le prime riflessioni, la scelta del nuovo capitano, il mercato da concludere. Di argomenti ce n’erano e ce ne sono da trattare. Baroni aspetta sempre un’ala in più, la pista più concreta resta Laurienté del Sassuolo. Lotito ha stanziato 10 milioni e non è disposto a rilanciare per avvicinarsi ai 15 milioni chiesti dai neroverdi. Con Laurienté c’è un accordo a 1,5 milioni a stagione. Non ci sono stati incontri tra le società, non si può escludere che avvengano nei prossimi giorni. Dev’essere la Lazio a fare il passo. L’operazione non è facile perché il Sassuolo ha fissato un prezzo bloccato e per adesso non dà segnali di cedimento. E’ pur vero che Laurienté non vuole restare in B e forse non può neppure farlo. E’ altrettanto vero che non sono ancora partiti Pinamonti e Thorstvedt, gioielli vendibili. Nonostante la retrocessione la società ha una forza economica che le permette di prendere tempo e aspettare offerte convenienti. Sempre che arrivino.  

Lazio, spunta Correa

A sorpresa, tra le alternative, è spuntata una pista non ancora concreta, porta a Joaquin Correa, un ex. E’ in uscita dall’Inter, se riuscirà a svincolarsi trovando un accordo per anticipare l’addio di un anno proverà a convincere Lotito a prenderlo a zero. Baroni aspetta di parlare anche con il diesse Fabiani, fuori sede per alcuni giorni, il vertice avverrà ad inizio settimana. Fabiani ha perlustrato molti mercati europei. Ha studiato ali e numeri 10, ha accolto offerte. Ad oggi la necessità è aggiungere un’ala di piede destro per la fascia sinistra, l’esterno a piede invertito è una richiesta del tecnico. Era stato trattato Djukanovic dell’Hammarby, già in orbita l’anno scorso. La pista si è raffreddata. Sono spuntati tanti numeri 10 perché a giugno i biancocelesti, prima di pensare a Castrovilli, nonostante la trattativa per Dele-Bashiru, si erano lanciati su trequartisti. Si era trattato Stengs, un 10 atipico, utilizzabile anche da ala. Era spuntato Mykola Shaparenko della Dinamo Kiev, 25 anni, ucraino. Poi Bilal El Khannouss del Genk, 20 anni. Ancora dopo Bellingham jr del Sunderland, fratello della star Jude, si era iniziato a parlare di lui a marzo. Nei giorni scorsi è nata la suggestione James Rodriguez, 33 anni, svincolato dopo l’esperienza al San Paolo. Il suo nome è rimbalzato dai social, è stato offerto a mezzo mondo. Nessuna conferma dalla Lazio, ad oggi non è un’ipotesi realistica. Il colombiano è da valutare come tenuta fisica e chiede due-tre anni di contratto, andrebbe riconosciuta una grossa commissione muovendosi a zero. 

Mercato Lazio, i centravanti

La società esclude l’arrivo di altri centravanti, vale finché in rosa ci sarà Castellanos. Da Formello arrivano smentite sulla possibilità che parta, ma un’offerta da 20 milioni farebbe traballare il suo nome fino alla resa. Il City Group aveva offerto 13 milioni ad inizio mercato, si pensò a nome del Girona, club che gravita nella galassia City per quanto non più direttamente (per via del conflitto di interessi denunciato dall’Uefa vista la partecipazione di Manchester City e Girona alla prossima Champions). Castellanos si lega al nome di Dovbyk, oggi ancora di più. La Roma sta tentando l’assalto per l’ucraino, già cercato dall’Atletico Madrid. Appena partirà, gli spagnoli si muoveranno. E’ curioso pensare che il Girona possa comprare Castellanos con i soldi eventualmente incassati dai giallorossi. Da Formello la cantilena che ha un ritmo ossessivo non cambia: «Prima le uscite». E le uscite rischiano di ritardare nuovi acquisti. Vanno liberati posti per le liste del campionato e dell’Uefa a meno che non si punti su under 22. Vanno incassati soldi da reinvestire. Baroni avrà almeno un altro rinforzo, potrebbero essere due.


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