Da Isaksen a Cancellieri: Lazio, il piano cessioni

La priorità dei dirigenti è quella di sfoltire la rosa di Baroni: anche Cataldi ora è in bilico
Da Isaksen a Cancellieri: Lazio, il piano cessioni
Daniele Rindone
3 min

ROMA - Le entrate con le uscite. Porte girevoli nella seconda fase di mercato, per sperare in un altro arrivo servono cessioni che producano incassi, non solo prestiti che liberino posti. La Lazio lo dice e lo ripete ogni giorno che è l’ora dei tagli. Vendita più che svendita. Per uscite non vengono contemplati solo gli esuberi, ci sono big messi alla porta, ma non è detto che la società riesca a cederli. Isaksen è il primo, resta in vendita. Baroni, senza che nessuno glielo chiedesse, ha parlato del danese nella conferenza di fine ritiro: «Sarà il suo anno». Il suo nome ballava da giorni tra i possibili tagli per non aver convinto ad Auronzo. La difesa di Baroni è stata utile per non sminuirne il valore e per provare a tenere alto il prezzo. Isaksen è in uscita, la sua partenza può fare spazio ad un’altra ala. Il Feyenoord non l’ha chiesto, era stato inserito nell’affare Stengs. E’ vero che gli olandesi l’avevano trattato un anno fa, prima che su di lui piombasse la Lazio. Il Fenerbahçe ha centrato altri colpi. E’ da valutare la posizione di Cataldi, al centro di un caso insolito. La squadra lo considera capitano per diritto acquisito. La società, che non ha intenzione di incoronarlo, lo valuta tra i giocatori in uscita. A Cataldi per adesso nessuno ha detto nulla, neppure al suo manager Riso. Se arriveranno offerte, o se si troveranno club interessati, il caso verrà fuori ufficialmente. Baroni si tiene stretto Vecino, in scadenza nel 2025. Ma c’è stato un nuovo sondaggio del Galatasaray, finora l’uruguaiano non ha valutato la partenza. Fino al rush finale di agosto andrà considerata ogni opzione. Lotito vende se incassa, meglio ancora se può centrare qualche plusvalenza. Ma vende, caso più unico che raro, anche per risparmiare sull’ingaggio. E’ la storia di Hysaj, in scadenza anche lui nel 2025. La Lazio lo svincola, finora il terzino albanese non ha ricevuto proposte. Ha un ingaggio da 2,8 milioni, pesantissimo. Non è disposto a rinunciarci, può accettare nuove proposte che gli permettano di firmare un contratto triennale a cifre convenienti.

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Lazio, cinque esuberi in rosa

Sono partiti Marcos Antonio (prestito con obbligo legato al 50% delle presenze da 45 minuti con il San Paolo) e Kamenovic (prestito secco). Restano da piazzare Cancellieri (che ha più richieste di tutti), Akpa-Akpro, Basic, Fares e André Anderson. E’ la missione quasi impossibile del diesse Fabiani. E’ riuscito a piazzare le prime due uscite in tempi brevi (più Raul Moro riscattato dal Valladolid), lo attendono le situazioni più difficili. Da qui a fine agosto deve riuscire a raggranellare più soldi possibili battendo in lungo e in largo i mercati secondari per cederli. Solo così può aprire a nuovi acquisti in un mercato, che in questa fase, prevede l’arrivo di tutti e nessuno.


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