Greenwood è ufficiale (a Marsiglia) e non sarà dimenticato, rimarrà nella galleria dei non acquisti. La storia si ripropone e il mercato continua. Lotito si fa lo sconto, non sembra intenzionato a confermare i 25 milioni stanziati per l’inglese. Solo una parte del budget sarà investita per consegnare a Baroni un’altra ala perché solo per Greenwood il presidente non si sarebbe risparmiato. L’obiettivo ora è Armand Laurienté del Sassuolo, richiesta di 15 milioni più bonus, offerta di 10. Ci sono stati contatti e s’è iniziato a parlare di cifre. Il Sassuolo dopo la retrocessione non s’è fatto saccheggiare. Vende, non svende. Il primo assalto è stato respinto, c’è tempo per rilanciare. Lotito e Carnevali un anno fa s’erano scontrati per Berardi, la trattativa mette alla prova anche i rapporti. Davanti agli interessi non c’è scoglio insuperabile. I contatti proseguiranno.
Lazio, scelto Laurentiè come ala
Laurienté è una prima scelta perché il prezzo non è inaccessibile, perché ha 25 anni e con il Sassuolo ha dimostrato il suo valore, perché sarebbe un acquisto pronto. In 68 partite coi neroverdi ha segnato 12 gol e ha servito 12 assist. Ala sinistra, piede destro, l’identikit chiesto da Baroni. Il francese coniuga dribbling e velocità, sa essere scattante e ficcante, può rientrare nel quadro degli acquisti scelti per dare ancora più esplosività alla Lazio. Laurienté aspetta l’occasione giusta per partire. Erano rimbalzate voci sul Fenerbahçe di Mourinho. S’era informato il Parma. S’è inserita la Lazio. Baroni sta provando diversi moduli, 4-2-3-1 e 4-3-3, vuole tenere pronte più soluzioni tattiche. All’interno degli schemi deve trovare le giuste posizioni. Il conto delle ali vede Tchaouna e Isaksen a destra. Zaccagni e Pedro a sinistra (provato da trequartista nel 4-2-3-1). Con Noslin che può essere adattato. In più ci sono Cancellieri e Saná Fernandes. Il primo è tra gli esuberi pur avendo 22 anni e caratteristiche adattabili al progetto. Non fa parte dei piani. Il secondo non giocherà più in Primavera, si valuta la cessione in prestito.
Lazio, Isaksen è in bilico
In bilico, tra i nomi principali, c’è Isaksen. Non convincerebbe pienamente Baroni, da qui l’idea di provare a cederlo per rimpiazzarlo. Il danese era entrato nello scambio con Stengs a giugno, saltò tutto. Le società non trovarono l’accordo sul conguaglio da riconoscere (per la Lazio era dovuto dal Feyenoord e viceversa) e Isaksen rifiutò la destinazione. Il Feyenoord lo prenderebbe ancora, ma in prestito. Per Stengs non ci sono stati più contatti. Ad oggi, per Isaksen, non ci sono offerte concrete, possono sempre spuntare. La riflessione non è solo tecnica, è anche economica. E’ stato pagato 12 milioni più 4 di bonus e l’ingaggio è contenuto grazie al Decreto Crescita. La partenza all’estero produrrebbe un peso. C’è oltre un mese di mercato, la Lazio vuole continuare a marciare a ritmo spedito. Ha chiuso per Castrovilli (da ieri in ritiro), tratta Laurienté e valuta altre piste. Possono sempre concretizzarsi offerte in uscita, possono spuntare occasioni improvvise in entrata.
Lazio, in dubbio Castellanos
La società chiude all’arrivo di un altro centravanti. Sempre che Castellanos resti. Il Girona potrebbe perdere Dovbyk, in orbita Atletico Madrid dopo la partenza di Morata. Se cederà il gigante ucraino tornerà sul mercato. Taty era il prescelto. Il City Group aveva offerto 13 milioni per riportarlo in Spagna, no di Lotito. La richiesta è 20 milioni. A queste cifre non c’è incedibilità che tenga. A giugno era stato bloccato Dia della Salernitana, rimasto a Salerno. Oggi no, domani chissà. Sempre che sia ancora sul mercato.