Immobile prepara l'addio alla Lazio, ma c'è un ostacolo da superare

In via di definizione gli ultimi dettagli del passaggio del bomber al Besiktas: c’è incertezza sulla conferenza di addio, vorrebbe partecipare Lotito
Daniele Rindone
4 min

ROMA - Il trono di re Ciro è vuoto. Svuotata è stata anche la prima mattina senza Immobile nella Lazio, senza Immobile in ritiro ad Auronzo. Tifosi immalinconiti sui social, post di video celebrativi e commemorativi, messaggi toccanti. Ieri si è consumato ancora di più l’addio, è stato il giorno dell’incontro dei suoi manager con il Besiktas, i dirigenti turchi sono sbarcati a Roma per definire l’operazione e stipulare i contratti da firmare. Alla Lazio 2,5 milioni, a Ciro un contratto con scadenza nel 2027, da 6 milioni più bonus d’ingaggio all’anno. In serata si stavano risolvendo gli ultimi dettagli. Nelle carte della Lazio erano invece contenute le rinunce di Ciro allo stipendio di giugno e a premi vari, dovuti per non essere più prigioniero di quella casa che legittimamente gli è appartenuta. Una prassi, presentare il conto da resa dei conti. Ciro in mattinata aveva raggiunto la famiglia in Abruzzo, a Francavilla a Mare, la moglie è di Bucchianico, provincia di Chieti. Ha salutato tutti, in serata è rientrato a Roma, alloggia in un hotel del centro. Non ha parlato, aspetta il via per partire con destinazione Slovenia. Il Besiktas è in ritiro a Maribor, allenato da Giovanni Van Bronckhorst. Ciro è atteso in squadra tra oggi e domani, prima dovrebbe tributare un saluto corale al popolo laziale.

Il caso Immobile

Le cose tuche continuano. E’ una nuova storia allucinata, continua a regalare paradossalità e a mettere Immobile e Lotito in contrapposizione dopo il tiremmolla sulla partenza e sul prezzo d’uscita. Sono serviti due giorni per raffreddare gli animi che si erano arroventati. E’ difficile parlare di riconciliazione, riazzerare anche questa crisi. Ma una parvenza di legame sarà mostrata. Ecco i fatti: Ciro mercoledì era intenzionato a organizzare una conferenza stampa in solitaria nella giornata di ieri a Formello, stranamente svanita. Poi ha valutato l’idea di produrre un video da veicolare attraverso i network societari della Lazio, non è mai stato pubblicato. Mozione di Lotito, vuole essere l’officiante del commiato, forse più un congedo. La soluzione si troverà appena si chiuderà ufficialmente l’operazione. Una conferenza congiunta è possibile. La speranza, se avverrà, è che si risparmino il trucco di scena e le luci di apparizioni sceneggiate. L’enormità della figura di Ciro nella storia della Lazio imporrebbe un cerimoniale fastoso, hollywoodiano, un’edizione speciale di saluto, non solo una semplice conferenza. Prima o poi la società dovrà organizzare un evento. Ciro non ha parlato dall’inizio della trattativa con il Besiktas, ha staccato con i social fino a ieri intorno alle 18.40. Ha rievocato la vittoria dell’Europeo 2021: 11 luglio 2021, campioni. E’ la scritta apparsa su Instagram, corredata da foto di festa.

La fine

Oggi, al massimo domani, inizierà l’avventura di Immobile al Besiktas, dove sarà accolto calorosamente. Se ne va dopo essersi sentito un capitano ingombrante, ruolo quasi sempre affliggente dal 2004 ad oggi. Sospetti di infedeltà e slealtà hanno accompagnato le uscite dei big che hanno lasciato la Lazio nel giro di un anno. Personaggi diventati ingombranti e che a volte sembrano tornare perché incombono in spirito. I figli che un “Lotito contro tutti” nel 2018 aveva definito, insieme alla sua figura, definitivi e non transeunti, sono andati tutti via. L’onda lunga dell’abbandono, della disaffezione, dei litigi, delle divisioni e dell’astensionismo da stadio principalmente ha una ragione.


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