Marco Baroni merita la grande opportunità della Lazio ed è pronto a coglierla appieno, come si addice a un tecnico di valore assoluto. Un conto sono le critiche dei tifosi alla società di Lotito dopo il burrascoso epilogo del rapporto con Tudor, secondo allenatore dimissionario nell'arco di 80 giorni, un altro è il calibro di chi ha salvato il Verona firmando un'impresa da Panchina d'Oro, dopo aver portato il Benevento in Serie A, firmato il bis con il Lecce, mantenendolo nel massimo torneo la stagione successiva. Epperò, non soltanto per questi exploit, la nuova guida biancoceleste deve ricevere solo applausi e incoraggiamento. A sessant'anni, dopo avere salito a uno a uno i gradini della professione partendo dalla Serie C, allenando anche nel campionato Primavera, Baroni esordirà nelle coppe europee: alla buon'ora e in netto ritardo rispetto ai suoi risultati, la meritocrazia si ricorda del signore fiorentino il cui lessico familiare si impernia su tre verbi: lavorare, lavorare, lavorare.
Lazio, Baroni è un grande allenatore
La straordinaria opera veronese è stata il frutto della sua bravura e della sua capacità di introspezione psicologica a favore di una squadra costruita in estate, smontata in gennaio (15 cessioni, 10 acquisti) e rimontata in febbraio, guadagnando in maggio una salvezza che definire insperata è un eufemismo. Agli occhi dei tifos innamorati di Sarri e da Sarri riportati in Champions League, Lotito ha molte cose da farsi perdonare. Fermo restando che, se davvero Tudor voleva cambiarne otto, la società ha avuto tutto il diritto di cambiare lui, assodata l'incompatibilità di continuare il rapporto. Tuttavia, ripartendo da Baroni, il presidente ha fatto la cosa giusta. Altre ne dovranno seguire per riconciliarsi con la sua gente che, nell'arco di una stagione, ha visto inopinatamente dissolversi gli orizzonti di gloria, alimentati dalla qualificazione alla Champions League. L'ingresso in Europa League, infilato grazie ai cinque posti tricolori nella prossima Super Champions, deve essere il punto di ripartenza, con scelte di mercato oculate e precise, a cominciare da un grande attaccante. La Lazio, il grande allenatore l'ha già preso.